Orentano (Pisa), 14 aprile 2023 – Si dividono tra Altopascio, dove lavorano nel settore organizzazione di eventi ma anche e soprattutto moda (nel loro atelier anni fa arrivò anche Carla Fracci) e Orentano, dove abitano da una ventina di anni. I fratelli Marco e Silvia Banti si sono trovati protagonisti loro malgrado in questa vicenda arrivando all’ora di pranzo nella loro abitazione situata lungo via Cristiani, non distante dal quartiere Valico di Altopascio, ma nel territorio di Castelfranco di Sotto. Sono loro ad aver visto per primi il corpo di Gianluca Spina, sottufficiale paracadutista della Folgore del 186esimo reggimento, originario di Cosenza e residente nel Senese, precipitato ieri nel loro giardino durante un’esercitazione. Il 49enne è morto, forse per un malore durante la discesa.
"Non potete nemmeno immaginare il nostro stato d’animo – dichiarano entrambi – perché ci siamo trovati di fronte ad una scena che faticavamo a comprendere, talmente inaspettata e drammatica allo stesso tempo. Quando siamo entrati abbiamo notato il paracadute sull’albero, poi il corpo. Abbiamo subito allertato i soccorsi. Siamo rientrati verso mezzogiorno ma forse l’incidente è avvenuto prima. L’orologio delle telecamere di sorveglianza non è preciso ma è possibile che il povero militare sia caduto e sia rimasto lì per diverso tempo. Non possiamo saperlo".
C’è poi un ulteriore aspetto che dovrà essere chiarito dalle indagini. "Ho dato un’occhiata alle immagini delle telecamere, giusto per capire cosa fosse successo e mi è parso che il paracadutista a terra muovesse ancora le braccia – racconta Marco Banti – ma questo non significa nulla. Potrebbe anche essersi trattato di un movimento involontario di un corpo inanimato, non cosciente magari per un malore. Ma non è mio compito. Tutto va lasciato alle indagini, al lavoro delle forze dell’ordine. Noi ci siamo messi subito a disposizione. Infatti le sequenze sono state acquisite dai carabinieri. Ancora stentiamo a crederci. Si tratta di una tragedia che è molto difficile da assorbire. Ci dispiace ovviamente per la famiglia e allo strazio che starà vivendo. Siamo profondamente addolorati".
Ma.Ste.