ANGELA BALDI
Cronaca

Parco dell’Anfiteatro chiuso da 8 mesi, cento alberi fra degrado e pericolo. «La riapertura? Dopo settembre»

La direttrice del museoo Gatto: «Risorse reperite con finanziamento del Polo museale toscano». L’appello al Comune: «Serve un sostegno al nostro intervento. In questa fase l’area verde non è sicura»

anfiteatro

Arezzo, 12 marzo 2024 – E’ chiuso per lavori di manutenzione straordinaria alle alberature dopo un crollo. Da mesi i giardini dell’Anfiteatro sono sbarrati. Non il parco archeologico da cui si accede con l’ingresso al museo. Ma l'area verde che insiste su via Crispi e via Margaritone. Non accessibile a cittadini e turisti con tanto di cartello ormai sbiadito piazzato dalla Direzione regionale dei musei della Toscana che ha competenza per quello spazio verde. «Ci scusiamo per il disagio. Stiamo lavorando per la vostra sicurezza». Nel frattempo fioccano le proteste dei cittadini che si lamentano della prolungata chiusura del giardino dell’Anfiteatro.

Maria Gatto, direttrice del museo archeologico Mecenate, il giardino è chiuso ma i lavori non sono ancora partiti?

«I giardini dell’Anfiteatro sono di nostra competenza anche se avevamo in passato cercato la collaborazione del Comune e contributi per l’intervento. Così abbiamo reperito la somma che serve tramite la Direzione regionale dei musei».

Di che cifra e di che tipo di lavori stiamo parlando?

«Intorno a 50mila euro per gli interventi alle piante del parco che purtroppo non sono in buone condizioni. Ma ancor prima di definire la cifra necessaria, la Direzione regionale ha incaricato e pagato uno specialista per valutare lo stato delle piante. Per questa stima sono stati pagati 11mila euro che hanno fatto emergere un quadro desolante. Ci sono oltre 100 piante e molte non sono in buone condizioni. All’interno del giardino ci sono diverse piante pericolose che dovranno essere abbattute e per cui dovremo acquisire le necessarie autorizzazioni dalla Soprintendenza, un iter non ancora avviato. Saranno necessarie anche tante potature, ci sono rami secchi che in questi giorni sono caduti a dimostrazione della pericolosità della zona».

Il parco non è sicuro?

«In questo momento no, servono oltre ad abbattimenti e potature anche diversi interventi di consolidamento, sarà necessario legare alcune piante e grossi alberi. È è il quadro emerso dopo la valutazione. Servirà un intervento da decine di migliaia di euro».

I soldi per intervenire ci sono?

«La buona notizia è che i soldi ci sono. Visto che il Comune non partecipa all’intervento ci siamo impegnati per trovare altri canali di sostegno attraverso un nostro finanziamento ma siamo già sopra soglia. Si tratta di bandi per un finanziamento che investe tutti i parchi della Direzione regionale dei musei. Per questo i tempi si allungano perchè la nostra è solo una delle voci di spesa e dobbiamo sottostare ai tempi degli altri interventi».

Si tratta di tempi lunghi?

«Ci piacerebbe restituite il parco in tempi più rapidi a cittadini e turisti, per questo siamo valutando anche altre possibilità. Ma è probabile che andremo oltre l’estate, forse settembre se proseguiremo con la strada della Direzione regionale dei musei».

Il giardino dell’Anfiteatro avrebbe bisogno di un restyling completo?

«Visto i tempi lunghi di intervento, al momento della riapertura del parco ci piacerebbe restituirlo alla città migliorato, più bello, con nuovi arredi, cestini, panchine e un nuovo piano calpestio. Per questo abbiamo bisogno del sostegno del Comune perchè non ci sono risorse. In un incontro l’amministrazione aveva dato parere favorevole. Altro aspetto il restauro delle recinzioni e dei cancelli di accesso. Per questo non c’è nessuna disponibilità finanziaria, speriamo di poter attivare un art bonus, magari trovando un mecenate. Da parte nostra ci impegneremo a progettare internamente l’intervento di restauro delle cancellate e delle recinzioni storiche.