ISABELLA PIACERI
Cronaca

Diventa mamma a 63 anni: parto record a Viareggio. Da Kiev per la fecondazione alla nascita di Sebastian

L’incredibile storia di Flavia Alvaro, che si è conclusa lunedì sera all’ospedale Versilia. Il racconto del suo medico: "Ero preoccupato anch’io, ma lo ha voluto fortissimamente"

Flavia Alvaro assieme al suo medico, il ginecologo Andrea Marsili, che l’ha assistita per tutta la sua gravidanza

Viareggio (Lucca), 5 giugno 2024 – Tra i personaggi famosi italiani c’è anche Gianna Nannini che, nel novembre del 2010, a 56 anni, ha partorito Penelope, concepita naturalmente dopo un lungo percorso di cure sulla fertilità. Lunedì 3 giugno è nato invece Sebastian, un piccolo eroe di quasi 2 chilogrammi di amore e di trepidante attesa per la neo mamma Flavia Alvaro che compirà 64 anni il 24 ottobre prossimo: la più ‘anziana’ d’Italia. Il bimbo è nato a 31 settimane e 4 giorni. La fecondazione in vitro è avvenuta a Kiev. "Sono troppo felice", le parole di Flavia ieri mattina, sussurrate dal letto dell’ospedale Versilia, accanto al suo ginecologo Andrea Marsili. Il desiderio di maternità era nato da anni nel cuore di Flavia: adesso certamente un po’ provata, sedata, dopo un parto cesareo praticato quasi d’urgenza la sera di lunedì, dopo che la pressione sanguigna si era alzata e il dottore ha ritenuto opportuno intervenire subito.

E’ incredula e soddisfatta. "Dottore, dove è Isabella? Voglio scambiare due parole con lei…". Si, perché proprio il dottor Marsili, sua moglie Isabella, l’infermiera di fiducia Claudia e il tuttofare Fernando Di Pietro sono diventati da oltre un decennio la sua famiglia, i confidenti che hanno creduto fermamente in questo sogno. Flavia ha anche una madre di ben 93 anni: lei è la vera ‘nonnina’ che l’aspetta a casa, tra Viareggio e il Varignano, vicino all’ambulatorio del suo dottore. "Una gravidanza tranquilla – assicura il ginecologo – vissuta con serenità. Certo, ero preoccupato, all’inizio incredulo, la prendevo anche in giro bonariamente, ma Flavia si è messa in gioco, ha voluto fortissimamente questo figlio ed è volata in Ucraina per ben due volte". "Al primo tentativo circa due anni fa - prosegue Marsili - Flavia aveva abortito alla 14ma settimana: un trauma. E anch’io all’inizio avevo manifestato parecchie perplessità umane e mediche…".

Flavia, che lavora alla biblioteca-museo comunale di Viareggio, un giorno parte per la clinica Biotex Com di Kiev, eccellenza nella procreazione assistita e nella fecondazione in vitro a livello mondiale. Il costo per la fecondazione e l’intervento si aggira sui 15.000 euro. Fa tutto da sola. Qui, fuori dall’Europa, non esiste il limite dei 50 anni: la prima volta, purtroppo, la gravidanza s’interrompe dopo poco più di tre mesi, ma la donna non demorde e continua a sperare. Nell’autunno scorso parte di nuovo alla volta dell’Ucraina, invasa dalla guerra, senza timore di bombe o altre delusioni. Arriva nel caos di una Kiev bombardata e si perde: invece di raggiungere la stazione dei pullman con cui arrivare alla clinica, che dal 2008 si occupa di fecondazione, si dirige verso quella dei treni… Dalla struttura chiamano lo studio medico viareggino: " Non troviamo la signora Alvaro". E l’ambulatorio del Marsili, in preda all’ansia, dopo vari tentativi, la rintraccia. Da qui il ricovero: l’embrione proviene da due giovani, un bagnino e una maestra di nuoto della stessa piscina. E così avviene il miracolo. Flavia rientra in Italia e comincia il monitoraggio: "La placenta era previa - aggiunge Marsili - ma per il resto nessun problema". I mesi trascorrono sereni fino all’ottavo, quando Sebastian nasce sano e salvo. Adesso il piccolo è nel reparto prematuri e, appena raggiunto il peso forma, Flavia se lo porterà a casa: madre sì in ritardo, ma lottatrice generosa, tenace e amorevole.