Arezzo, 5 gennaio 2024 – Tredici anni ma balla da quando ne aveva solo due. Una grandissima passione per la danza e tanta determinazione
muovono i passi di Emma Ferruzzi, giovane aretina arrivata alle audizioni per la Royal Ballet di Londra. Allieva della scuola di danza La Piccole Etoile di Arezzo, ha superato le prime selezioni tra millequattrocento coetanee di ogni continente e può ora coltivare il sogno di entrare a far
parte di una delle più importanti compagnie al mondo. Quella
fondata nel 1931 e riconosciuta con licenza reale come compagnia ammiraglia di balletto nazionale della Gran Bretagna. L’ultimo incontro è avvenuto direttamente nella sede della scuola londinese a Covent Garden dove ha meritato l’accesso alla fase finale di mercoledì 21 febbraio che
decreterà le migliori ragazze che entreranno nella Royal
Ballet e che avranno dunque l’opportunità di vivere un
percorso di studi di otto anni finalizzato alla formazione
di ballerine professioniste. Emma che emozione sarebbe entrare al Royal Ballet di Londra? «Sarebbe un grande sogno che si realizza, un sogno che ho fin da piccola». A che età hai cominciato a ballare? «Da piccolissima, avevo solo due anni, la danza è sempre stata la mia
passione. Ho sempre avuto le idee chiarissime, ho fatto
anche danza contemporanea ma la classica è la mia passione
più grande». Fare la ballerina sembra il sogno di ogni bambina, ma è anche un grande sacrificio? «E’ indubbiamente un sacrificio, ma non mi pesa, è una cosa che
faccio volentieri». Quanto ti alleni per raggiungere questi livelli? «Mi alleno 3 ore al giorno tutti i giorni, tranne il sabato e la domenica a meno che non ci siano concorsi, masterclass, oppure prove in vista. Ma molto spesso capita di allenarsi anche durante il weekend». Riesci a conciliare l’impegno nella danza con la scuola e gli amici? «Riesco ad organizzarmi abbastanza bene. I miei amici sono
felicissimi per me e mi supportano. Quest’anno faccio la terza media, è un anno importante. Se non entrassi al Royal Bellet vorrei fare il liceo scientifico, se entrassi c’è il liceo dell’accademia». C’è un mito a cui ti ispiri? «Il mio idolo è Marianela Núñez, la prima ballerina del Royal Ballet». Qual è il balletto che sogni di interpretare? «Ce ne sono tantissimi ma il Don Chisciotte è il mio preferito, quello che vorrei interpretare insieme al Lago dei Cigni». Hai superato le prime selezioni tra millequattrocento coetanee,
coltivando il sogno di entrare in una delle più importanti
compagnie di balletto al mondo, servono nervi saldi? «Ero molto agitata ma io riesco a controllare questa emozione. Ci
hanno raccomandato di stare tranquille e di sorridere, la
tensione era soprattutto prima di entrare, poi vivi
l’esperienza e non ci pensi». Quanto è importante avere una famiglia e insegnanti che ti supportano e ti spronano? «Tantissimo, non è da tutti e per questo mi ritengo molto fortunata. La mia famiglia mi è stata molto vicino e anche la mia insegnate Elisa Rossi che ha creduto in me, mi ha spinto e spronato».