Firenze, 11 marzo 2024 – La carenza di pediatri sia sul territorio sia negli ospedali è una realtà sostenuta dalla certezza dei numeri. Succede con una frequenza sempre maggiore che i neospecializzati disertino i concorsi che non siano per assunzione all’ospedale pediatrico Irccs Meyer, polo d’attrazione della pediatria toscana e non solo. Per questo e per rafforzare la rete pediatrica della Toscana la Regione, insieme al Meyer e all’Asl Toscana centro ha messo in piedi un progetto specifico, ideato dal direttore del dipartimento Materno infantile dell’Asl, Alberto Mattei.
Il progetto si dipana su tre livelli, consente di colmare lacune e fa da apripista nazionale su collaborazioni che potrebbero rivelarsi la carta vincente per risolvere il problema delle fughe.
L’azienda sanitaria Toscana centro ha assunto sette pediatri e altri ne assumerà per lavorare negli ospedali e nel territorio Asl: entrano con un contratto firmato che consente loro di svolgere attività di studio, ricerca e assistenza al pediatrico Meyer. Una novità dalla quale potranno trarre beneficio sia i professionisti sia i pazienti, perché avremo pediatri più soddisfatti nelle loro ambizioni di carriera e maggiormente formati, sempre a contatto con colleghi che fanno ricerca che loro stessi potranno fare.
Il secondo punto mira a formare un maggior numero di neonatologi. E’ noto che il Meyer non ha sale parto al suo interno, ragione per cui l’Università di Firenze forma un grande numero di pediatri dei quali pochi specializzati in neonatologia. Per colmare la lacuna, le sale parto degli ospedali dell’Asl Toscana centro diventeranno quella che non ha il Meyer. E gli specializzandi a partire dal quarto anno parteciperanno attivamente al parto. Il terzo e fondamentale punto dell’accordo regionale prevede che i chirurghi del Meyer possano operare piccoli pazienti in ospedali dell’Asl per abbattere le liste d’attesa chirurgiche. Già partita la collaborazione al Palagi di Firenze, dove saranno effettuati interventi in day hospital, ma il secondo ospedale a partire sarà quello di Ponte a Niccheri dove saranno possibili anche le degenze.
"Si tratta di una delle molte azioni concrete che abbiamo messo in campo di integrazione fra Asl Toscana centro, Regione, Meyer e Careggi, realtà importanti della sanità toscana – spiega il governatore Eugenio Giani – Questa iniziativa favorirà sinergie che permetteranno di intervenire con efficacia sui costi e sugli interventi, aiutandoci a ridurre le liste d’attesa. Questa collaborazione produrrà anche ripercussioni positive sulle attività di ricerca e sperimentazione".
"Queste progettualità condivise rappresentano un valore aggiunto per l’area vasta e per la Toscana – dice l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini – La collaborazione è uno dei terreni di innovazione che dobbiamo coltivare per migliorare ulteriormente la qualità dei servizi, ma anche per contribuire alla sostenibilità del sistema in una fase complessa come quella che stiamo affrontando".