REDAZIONE CRONACA

Pedinamenti, molestie, minacce e insulti alla ex, arrestato per atti persecutori

La Squadra volanti ha arrestato un cittadino italiano di 39 anni, con precedenti

questura

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Arezzo, 31 dicembre 2024 – Nella serata di venerdì, gli operatori di Polizia della Squadra Volanti hanno arrestato per il reato di "atti persecutori" un cittadino italiano di 39 anni, con precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio nonché violazioni amministrative in tema di sostanze stupefacenti.

L'uomo, terminata la storia d’amore con la ex convivente, non aveva mai accettato la fine del rapporto e, soprattutto, che la ex compagna, anche lei cittadina italiana, avviasse nuove relazioni sentimentali.

La persecuzione nei confronti della donna aveva avuto una escalation nelle ultime settimane: decine di telefonate e sms con minacce ed insulti, tanto che la vittima era stata costretta a cambiare numero di telefono del quale, non si sa come, il molestatore era comunque venuto a conoscenza, appostamenti presso l'abitazione, pedinamenti, molestie nei confronti di amici e familiari.

In merito a tali episodi la donna aveva presentato già alcune denunce e successivamente il Questore della Provincia di Arezzo ha emesso un provvedimento di ammonimento a carico dell’uomo, con il formale invito di interrompere le condotte moleste e persecutorie ai danni della ex.

Nonostante ciò, l’uomo non ha mai desistito dal suo intento, portando la vita e le abitudini della donna ad uno stravolgimento contornato dall'ansia e dalla paura di poter essere vittima di aggressioni sempre più violente e pericolose.

L'ultimo episodio si è verificato appunto venerdì sera, quando l'ex convivente, ormai fuori controllo, si è palesato alle spalle della donna mentre stava tranquillamente portando a spasso il suo cane, inveendole contro ed insultandola.

La donna contattava prontamente il 112 NUE riferendo l’accaduto e richiedendo un intervento delle Volanti. L’operatore di Sala Operativa rimaneva in costante contatto telefonico con la parte offesa, sincerandosi delle condizioni della richiedente ed aiutandola a gestire la situazione in modo da rimanere in sicurezza fino all’arrivo degli equipaggi che, giunti in brevissimo tempo, intercettavano l’uomo e lo accompagnavano in Ufficio.

Acquisite le dichiarazioni rese nell’immediatezza dalla donna, oltre a quelle già formalizzate nelle denunce precedenti, l’uomo veniva tratto in arresto in flagranza di reato per atti persecutori e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria associato presso la Casa Circondariale di Arezzo.

Si precisa che nei confronti dell’indagato, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, sussiste la presunzione di innocenza, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.