Arezzo, 17 gennaio 2025 – Tra i binari corre l’esasperazione, mentre ai pendolari non resta che arrivare tardi per l’ennesima volta sul posto di lavoro. Ieri quelli aretini sono arrivati a destinazione a Firenze praticamente con un'ora di ritardo. 55 minuti quelli segnalati alla pensilina della stazione di Santa Maria Novella, 55 minuti di conseguenza con cui il treno per Milano centrale si apprestava a partire. Di più forse secondo i testimoni, quei pendolari che ogni giorno per motivi di studio e lavoro sono costretti a fare la spola col capoluogo utilizzando appunto i treni. L'intercity delle 7,32 partito ieri mattina clamorosamente in orario da Arezzo, è arrivato a destinazione un'ora dopo il previsto dopo un dirottamento sulla linea lenta. "Trenitalia ci ha mandato un’email che parlava di mezz'ora di ritardo e una deviazione di percorso per l’intercity 580 per consentire verifiche tecniche sulla linea – spiega Dimitri Abbado referente del Comitato pendolari aretini - è possibile che ci abbiano dirottato di nuovo sulla linea lenta per effettuare questi controlli, di certo non ci hanno messo il Frecciarossa, perciò non capiamo in pochi minuti quali controlli possano effettivamente aver fatto. Chiaramente le persone sono esasperate, un'ora di ritardo è una cosa folle, soprattutto se pensiamo a quanto spesso accade. La cosa incredibile è che il treno era arrivato ad Arezzo in orario, perciò non ci aspettavamo certo un ritardo del genere". Ormai le giornate di passione dei pendolari sono diventate settimane da incubo. Su disagi ferroviari, ritardi e guasti che superano ogni volta quelli del giorno prima è intervenuta anche Federconsumatori: “Il Governo e Fs intervengano al più presto, con una task force per le emergenze”. E' l'appello lanciato da Federconsumatori. E se ieri mattina i minuti di ritardo sono stati 55, non era andata meglio il giorno prima con altri guasti e disservizi che hanno mandato in tilt diverse linee ferroviarie. Tra chi teorizza sabotaggi e chi minimizza i problemi, l'unica certezza sono i disagi dei passeggeri, che, quando devono viaggiare in treno, hanno ormai la matematica certezza dell'imprevisto. Ieri quasi un’ora di ritardo, mercoledì rallentamenti e disagi fin dal mattino sulla linea Alta Velocità Roma - Firenze, con circolazione rallentata in prossimità di Arezzo in direzione Firenze per un inconveniente tecnico alla linea. Sono seguite le scuse di Trenitalia e la circolazione è tornata regolare nel primo pomeriggio, dopo l'intervento dei tecnici lungo la linea convenzionale Firenze-Roma, rallentata dalle alle 7,30 per un guasto tra Montevarchi e Laterina. E se mercoledì i treni Intercity e Regionali hanno registrato maggiori tempi di percorrenza fino a 50 minuti, ieri è andata peggio con i pendolari aretini arrivati a destinazione 55 minuti dopo il previsto. Intanto si indaga ancora sul guasto tra Firenze e Arezzo di due giorni fa come possibile sabotaggio. Almeno sei gli episodi sospetti denunciati da Ferrovie. Incidenti anomali secondo l’azienda che ha presentato un esposto alla Digos. Per i legali della holding non si possono escludere “attività mirate a colpire e destabilizzare”. E se i tipi di guasti e la loro frequenza destano interrogativi, ai pendolari non resta che chiedersi con quanti minuti arriveranno in ritardo al lavoro la prossima volta.
CronacaPendolari da incubo, un’ora di ritardo per Firenze: «Siamo esasperati»