Arezzo, 21 gennaio 2025 – E’ stato in salita il lunedì per i pendolari aretini. La settimana lavorativa è partita con i 45 minuti di ritardo con cui l’intercity 580 della mattina ha raggiunto Firenze. E oggi altri nuovi ritardi di prima mattina già sulla linea. “Il treno è partito in orario ma poi si è fermato all’entrata della direttissima – raccontano i pendolari – lo speaker ha annunciato che erano in contatto con la centrale operativa per comprendere il motivo della fermata, ma il motivo è facilmente intuibile, si trattava dell’ennesimo inchino all’alta velocità. In altre parole abbiamo dato la precedenza al Frecciarossa di turno. Dopo 20 minuti di attesa siamo stati dirottati sulla linea lenta come da copione, quindi ci siamo rifermati e alla fine siamo arrivati a destinazione con 45 minuti di ritardo”.
Un ritardo che di conseguenza si ripercuote anche sui treni successivi, così che l’intercity in partenza da Santa Maria Novella per Milano centrale è partito ieri con lo stesso ritardo. Il lunedì si conferma la giornata nera e più difficile per la settimana dei pendolari, quella con più viaggiatori e più confusione sui treni. Anche se quando parliamo di ritardi sulla linea un giorno vale l’altro e l’eccezione ormai è la puntualità. Ecco perché il Comitato pendolari aretini ha snocciolato nei giorni scorsi le priorità. Lo ha fatto dopo il Consiglio Provinciale e Comunale di Arezzo aperto alla cittadinanza in merito alla localizzazione della nuova stazione ferroviaria Medio Etruria. «Inutile pensare ad opere avveniristiche come la stazione alta velocità Medio Etruria, quando ogni giorno siamo alle prese con guasti, problemi sulla linea e ritardi clamorosi dei treni», ha detto il Comitato pendolari aretini per voce del suo referente Dimitri Abbado mettendo di nuovo in luce tutte le clamorose problematiche che deve affrontare quotidianamente chi per studio o lavoro è costretto a spostarsi sui treni. Ogni giorno i ritardi vanno dai 30 ai 50 minuti, e tra i timori c’è la paura che la situazione possa addirittura peggiorare. «Quali sarebbero le conseguenze se facciamo una stazione alta velocità a Rigutino, aumenteranno i treni? Questo significa che peggioreranno le condizioni di viaggio dei pendolari aretini, una cosa inaccettabile. Quello che ci serve invece è il raddoppio della galleria del San Donato per migliorare tantissimo la fruibilità dei treni e l’alta velocità».