ANGELA BALDI
Cronaca

Pendolari senza tregua, odissea tra ritardi e guasti

Disagi ieri mattina per i passeggeri dell’intercity partito da Arezzo e diretto a Firenze. Da Re: «Ora attendiamo un incontro in Regione, ci aspetta un inverno difficile»

pendolari

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Arezzo, 6 settembre 2024 – Ritardi continui e inchini sistematici all’alta velocità con dirottamenti dei regionali sulla linea lenta si sono susseguiti per tutta l'estate, e sono ancora in attesa di un incontro con la Regione i pendolari aretini e quelli del Comitato Valdarno e Direttissima.

Ieri intanto ad allungare il viaggio verso il posto di lavoro a Firenze, ci ha pensato ancora una volta l’Intercity delle 7,32, quello più usato dai pendolari aretini e molto spesso incriminato perché non esente da ritardi e guasti. «Il treno è arrivato ad Arezzo con 42 minuti di ritardo, ma il disastro doveva ancora iniziare – spiega Dimitri Abbado, referente del comitato pendolari aretini – il convoglio è stato deviato da Firenze Santa Maria Novella a Firenze Rifredi dove è arrivato con 49 minuti di ritardo (alle 8:55) rispetto all’orario al quale sarebbe dovuto arrivare a Santa Maria Novella (e cioè alle 8:06). Non solo, da Rifredi abbiamo dovuto prendere un treno per Santa Maria Novella. Risultato? Personalmente sono arrivato in ufficio con oltre un’ora di ritardo, con un tragitto di treno che da orario sarebbe dovuto essere di soli 34 minuti».

Ma i problemi riguardano anche la linea Valdarno-Direttissima. «L’ultimo episodio dell’Intercity delle 7,32 in partenza da Arezzo è solo l’esempio di quanto i pendolari vivono costantemente – spiega il portavoce del comitato pendolari Valdarno e Direttissima Maurizio Da Re – per tutta l’estate ci sono stati i soliti e frequenti ritardi e treni fermi, oltre ai bus navetta introdotti per i lavori a Rignano e rimasti per lo più inutilizzati perché i pendolari a quel punto hanno preferito prendere l’auto.

In generale si sono riscontrati ritardi continui e inchini ai treni alta velocità con conseguenti dirottamenti dei regionali sulla linea lenta, tutti disservizi che sono rimasti all’ordine del giorno in estate. E la situazione potrebbe peggiorare con la riapertura delle scuole e con i nuovi treni alta velocità sulla direttissima da dicembre. Attendiamo verifiche».

Nel frattempo si sono arenati gli incontri con la Regione, sul tavolo tra le altre cose, proprio lo stop agli inchini all’alta velocità e le deviazioni sistematiche dei regionali sulla linea lenta che non fanno altro che allungare il viaggio dei pendolari, trasformandolo spesso in una vera e propria odissea.

«Non ci sono novità sul fronte incontri con la Regione – prosegue il portavoce del comitato pendolari Valdarno e Direttissima Maurizio Da Re - e se non arriveranno novità, saremo noi a sollecitarle. L’ultimo incontro risale a metà aprile prima delle elezioni amministrative. Il dialogo si interruppe per le elezioni a San Giovanni e Figline per l’impossibilità dei due sindaci a partecipare. Vedremo se a settembre si muoverà qualcosa.

La situazione infatti rischia di degenerare, vedremo cosa accadrà monitorando anche il ritorno a scuola».