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Arezzo, 22 febbraio 2025 – «Siamo di nuovo finiti nel baratro, dopo una settimana di calma apparente». A dirlo sono i pendolari aretini che ieri hanno chiuso la settimana lavorativa arrivando a destinazione con oltre 40 minuti di ritardo. "Informiamo che, a causa di un inconveniente tecnico alla linea, il treno Intercity 580 da te prenotato sta viaggiando con un ritardo di circa 35 minuti rispetto al programmato. L’andamento attuale del treno potrebbe subire ulteriori variazioni". Questo il messaggio arrivato in un primo momento da Trenitalia, ma in realtà a fine corsa i minuti accumulati erano molti di più. Precisamente 40 per un viaggio per cui dovrebbero bastarne 36. E invece come al solito c'è voluto più del doppio per arrivare a Firenze. Un calvario quasi quotidiano quello dei ritardi (in questo caso per “un inconveniente tecnico”) e degli inchini sistematici all'alta velocità, per intercity e regionali veloci che poi veloci non sono più. "Dopo una settimana tranquilla si torna al baratro - dice Dimitri Abbado referente del Comitato pendolari aretini, e portavoce di tutte quelle persone che per studio o lavoro ogni giorno devono salire su treni che da Arezzo sono diretti a Firenze – ieri il treno è arrivato alle 8,46 invece che alle 8,06 a Santa Maria Novella, ma è ripartito con molto più ritardo in direzione di Prato, accumulando ben 59 minuti, praticamente è partito un’ora dopo il previsto”. L'unica buona notizia che arriva dal Gruppo ferrovie dello Stato per adesso, è la revoca dello sciopero di oggi e domani. "È stato revocato lo sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane, indetto inizialmente da alcune sigle sindacali autonome dalle ore 21 di sabato 22, alle ore 21 di domenica 23 febbraio 2025. Per i giorni indicati la circolazione dei treni sarà dunque regolare" si legge in una nota diffusa dal Gruppo Fs.