MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Il miracolo del calice che "salvò" Firenze dalla peste: era il 30 dicembre 1230

Nella chiesa di Sant'Ambrogio avvennero due eventi prodigiosi, e Papa Bonifacio IX concesse le stesse indulgenze che erano riservate alla Porziuncola di Assisi

Il miracolo del calice, affresco di Cosimo Rosselli

Firenze, 30 dicembre 2022 - Il 30 dicembre del 1230 avvenne a Firenze un evento straordinario. Nella chiesa di Sant'Ambrogio, don Uguccione, un sacerdote anziano, durante la messa nel detergere il calice, senza accorgersene, vi lasciò del vino consacrato. Lo fece inavvertitamente, ma il giorno seguente trovò dentro al calice qualcosa che non si sarebbe mai aspettato di trovare: del sangue vivo raggrumato. Venne raccolto e portato al vescovo racchiuso in una ampolla di cristallo, e la questione venne sottoposta anche all’attenzione del Papa. Era quello un momento storico nel quale si lottava contro le eresie di Catari e Patarini i quali, anche se per ragioni differenti, entrambi di fatto negavano la presenza del corpo e del sangue di Cristo ‘reale’ nell'eucaristia. La reliquia venne tenuta in osservazione per un anno, e solo poi, su intercessione dei frati francescani, venne riportata nella chiesa di Sant'Ambrogio dove ancora oggi è custodita. Il miracolo alimentò la devozione sul mistero eucaristico, ribadita trent'anni dopo da un evento miracoloso molto simile avvenuto però a Bolsena, dopo il quale venne istituita la solennità del Corpus Domini, nel 1264. Ogni anno la reliquia fiorentina veniva portata in processione, così come avvenne nel 1340, salvando, secondo la credenza popolare, la città dall’epidemia di peste. Cosimo Rosselli lo raffigurò in un affresco del 1486 che è conservato nella stessa chiesa. Nel 1399 Papa Bonifacio IX concesse proprio alla chiesa di Sant'Ambrogio le stesse indulgenze che erano riservate alla Porziuncola di Assisi, e così, fin dal 1401, una speciale indulgenza viene concessa a tutti i fedeli che visitano la chiesa durante la festa di Sant'Ambrogio, il 7 dicembre. Ma c’è di più: il Venerdì Santo del 1595, sempre nella chiesa di Sant’Ambrogio accadde un altro evento miracoloso. Quel giorno, era il 24 marzo, scoppiò un violento incendio, e il sacerdote cercando di mettere al riparo la pisside con le ostie consacrate, nel fuggire inciampò facendo cadere le particole tra le fiamme. Una volta spento l’incendio le ostie, avvolte in un corporale, furono ritrovate prodigiosamente intatte. Sia le ostie che la reliquia del sangue raggrumato sono conservate nella chiesa fiorentina nella Cappella del Miracolo del Sacramento. Nasce oggi Theodor Fontane nato il 30 dicembre 1819 a Neuruppin. Noto scrittore tedesco, considerato un importante esponente del realismo poetico, ha scritto: "L'ottimista è una persona che ordina una dozzina di ostriche nella speranza di poterle pagare con la perla che troverà in una di loro".