PATRIZIA LUCIGNANI
Cronaca

Amici animali. Pet therapy, i rischi per Fido e Micio

Esperti a confronto su un tema ancora poco conosciuto. Appuntamento a Firenze l’8 novembre

Alexis Gerakis, dell’associazione Antropozoa, con i cani della Pet Therapy Galileo e Gioc

Firenze, 19 ottobre 2019 - Ormai sappiamo tutti quanto sia importante la pet therapy e quanti benefici possa portare agli adulti e ai bambini. Ma pensiamo mai al fatto che per gli animali che “lavorano” per noi umani negli interventi assistiti (la cosiddetta pet therapy appunto) possa esserci qualche conseguenza negativa? In un convegno organizzato per il prossimo 8 novembre a Firenze vari esperti si confronteranno su questo tema che ancora è poco trattato.

Il convegno è organizzato da Antropozoa (associazione che da oltre 20 anni si occupa di IAA, interventi assistiti con gli animali) e, spiegano gli organizzatori, partirà proprio dall’osservazione del rischio emotivo e fisico del cane impiegato negli interventi assistiti e dal fenomeno della “zoonosi inversa”, ossia la trasmissione di microrganismi dall’uomo all’animale. «La pet therapy - sottolineano gli organizzatori - necessita di una riflessione approfondita e di dibattito bioetico non solo sull’impatto che l’animale ha sull’uomo, ma anche dell’uomo sull’animale». Il convegno, che ha il patrocinio della sezione toscana dell’Istituto italiano di Bioetica, comincerà alle 8.30 e si concluderà intorno alle 13.30. «I benefici della pet therapy sull’umano sono ormai conclamati – spiega Francesca Mugnai, referente scientifico del Centro Ricerca di Antropozoa -. Ma raramente ci si ferma a pensare all’impatto che gli interventi assistiti hanno sul cane. Invece è fondamentale: niente può essere lasciato all’improvvisazione quando si parla di salute sia dell’uomo che dell’animale. Su questo stiamo concentrando le prime ricerche sostenute dal nuovo Centro Studi di Antropozoa, convogliando i massimi esperti internazionali di interventi assistiti su temi bioetici e pratici come la cura e la salute dell’animale nella pet therapy». Durante il convegno sarà presentato l’osservatorio che il Centro di Ricerca Antropozoa sta creando insieme all’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana sull’impatto delle zoonosi inverse, correlate all’attività di IAA.

Tra i relatori il professor Dennis C. Turner, biologo svizzero-americano, scienziato comportamentale e giudicato uno dei massimi esperti di IAA al mondo; il dottor Salvatore de Masi, medico epidemiologo, esperto in metodologia della ricerca scientifica e responsabile dell’Ufficio Ricerca dell’AOU Meyer di Firenze; il dottor Klaus Peter Biermann, infermiere epidemiologo, esperto nei protocolli IAA di igiene e sicurezza delle strutture sanitarie dell’AOU Meyer; Alexis Gerakis, educatore socio-pedagogico e istruttore cinofilo, referente cinofilo di Antropozoa e formatore e supervisore delle coppie cane-coadiutore; la dottoressa Francesca Mugnai, formazione universitaria in filosofia e psicologia dell’età evolutiva referente scientifico del Centro Ricerca di Antropozoa e responsabile IAA-AOU. Info: [email protected]