Arezzo, 29 gennaio 2025 – A proposito di PFAS: arriva in una nota l’opinione di Legambiente Arezzo. A proposito delle notizie relative all’inquinamento da PFAS di una fonte di distribuzione dell’acqua di Arezzo, rese pubbliche il 22 gennaio 2025 con la pubblicazione del dossier di Greenpeace (“Acqua senza veleni”), il Circolo Legambiente di Arezzo assume una posizione improntata alla cautela e si affida alle analisi e alle valutazioni provenienti da enti competenti, USL e ARPAT in primis.
L’indagine di Greenpeace risale a ottobre-novembre 2024. I risultati, comunicati a Regione Toscana, Comune di Arezzo e ASL, hanno portato a una campagna di monitoraggio straordinario da parte del gestore Nuove Acque i cui risultati sui campionamenti effettuati a novembre hanno rilevato concentrazioni di PFAS inferiori ai limiti di quantificazione. Pur essendo un dato rassicurante, riteniamo opportuno proseguire con approfondimenti costanti.
La principale fonte di approvvigionamento, l’invaso di Montedoglio, garantisce inoltre elevata qualità, sebbene rimanga necessaria l’attenzione a eventuali contaminazioni lungo il percorso o nei depositi.
Va ricordato che il limite specifico per i PFAS (100 ng/L) entrerà in vigore solo nel gennaio 2026, per consentire ai laboratori di attrezzarsi con le strumentazioni necessarie. Nel frattempo la direttiva europea potrebbe introdurre limiti ancora più restrittivi, misura che Legambiente sostiene in nome del principio di precauzione e delle evidenze scientifiche più recenti.
Non condividiamo la diffusione di notizie allarmistiche da parte di alcuni media, che rischiano di creare confusione tra i cittadini. È fondamentale preservare la fiducia nell’acqua potabile del rubinetto che è controllata costantemente. Abbandonare il suo consumo a favore dell’acqua in bottiglia avrebbe conseguenze negative, sia ambientali che economiche.
Il tema dei PFAS e dei microinquinanti emergenti merita massima attenzione. Chiediamo agli enti competenti di proseguire con monitoraggi e controlli, rendendo pubblici i risultati con tempestività. Alla Regione Toscana, per quanto di sua competenza, chiediamo di intensificare gli sforzi per monitorare e intervenire rapidamente su eventuali criticità legate alla qualità delle acque.
Infine, annunciamo che il prossimo 9 maggio Arezzo ospiterà il quarto Forum regionale sull’acqua, con un focus sul suo utilizzo industriale. Sarà l’occasione per affrontare anche il tema dei PFAS e discutere soluzioni per la tutela della risorsa idrica.