Firenze, 26 settembre 2023 – Un passo avanti. Il piano Monni sui rifiuti stacca il lasciapassare della Commissione Ambiente con lo scontato voto contrario di Fratelli d’Italia e con la Lega che se ne va prima. Domani passa al vaglio del consiglio regionale toscano dove le nubi si stanno diradando. Ieri, da metà pomeriggio fino alle 21, riunione del gruppo regionale dem: la linea Fossi/Ceccarelli (segretario e capogruppo dem) non si discosta di un centimetro (prima si approva poi si discute in direzione). Tutto gira intono ad alcuni nodi ancora irrisolti. Ma non ci sarà, ed è questa la novità, la maxi risoluzione Pd votata con il via libera al Piano di Economia circolare. Non c’è bisogno di fare ’sintesi’ tra sensibilità territoriali e problemi annosi almeno nell’aula dell’assemblea toscana. Il presidente Giani, presente al gruppo e determinante per fare squadra, tira dritto: "Avanti così. Il piano dei rifiuti consente di fissare prospettive di una Toscana che si libera delle discariche, e le riduce già di un terzo, a favore della differenziata". Non è per niente d’accordo Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI: "Siamo di fronte a un ’non-piano’ che difatti non decide niente sulla gestione e smaltimento dei rifiuti nella nostra Regione. Per questo in Commissione abbiamo votato contro".
La maggioranza "sta insistendo nell’andare avanti nonostante che non sappiamo che fine faranno centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti. Ricordiamo che Alia ha ufficializzato che ad Empoli non sarà fatto alcun gassificatore, non conosciamo il futuro del termovalorizzatore di Montale e le forze politiche del Comune di Serravalle Pistoiese si stanno opponendo a trasformare la discarica del Cassero, che oggi raccoglie rifiuti speciali, a discarica per i rifiuti urbani. La giunta Giani non ha idea di quanto durerà la fase transitoria dall’oggi precario a quella in cui il piano sarà a regime".
La Lega non ha partecipato al voto: "La Commissione è stata utilizzata per tentare di nascondere una divisione oggettiva nel Pd e guadagnare tempo" dice il consigliere Massimiliano Baldini. Lancia in resta, il consigliere Marco Landi: "In Toscana le tariffe, tra le più alte d’Italia, subiranno ulteriori aumenti, continuando a esportare i rifiuti".
I nodi tecnici restano tuttora irrisolti, per quelli politici ci sarà tempo. Alia, la società di gestione dei rifiuti resta alla finestra. Sette impianti a firma sua fanno parte del pacchetto dei diciotto del Piano Monni. L’ottavo è stato cancellato: quello a Terrafino di Empoli. Un rigassificatore, ultima generazione, per produrre dagli scarti indifferenziabili idrogeno e metanolo. Previsione 250mila tonnellate trattate all’anno. Non si fa, i terreni non sono stati venduti, Alia ha ritirato il progetto. Ma valuta di poterlo fare altrove. La localizzazione? Per ora non se ne parla.
C’è chi dice che Peccioli, con il nuovo impianto che deve ottenere il via libera regionale, potrebbe digerire i rifiuti, fiorentini, non più destinati all’Empolese. E qui alcuni consiglieri dem alzano il muro: "Ogni Ambito territoriale sia autosufficiente". Intanto ha vinto il senso di responsabilità, si dice a fine riunione del gruppo dem. L’asse a tre Fossi-Ceccarelli-Giani promette un consiglio senza scossoni. "Poi si discuterà nel partito".
Luigi Caroppo