Firenze, 23 settembre 2023 - Qualcosa si muove, ma la tensione resta alta nel Pd. Ieri il barometro dem segnava sempre tempesta per la corrente trasversale sul nuovo piano dei rifiuti, tanto atteso, che rischia di mettere in estrema difficoltà il voto in aula martedì e mercoledì prossimi quando il consiglio regionale è chiamato ad esprimersi sul Piano Monni (economia circolare). Il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi è irremovibile: "Prima si vota poi si discute perché ci sarà tempo prima del via libera definitivo". Molti consiglieri regionali dem (tra cui Fratoni, Pieroni, Mercanti, Vannucci, Giachi) e due sindaci (Barnini di Empoli e Biffoni di Prato) hanno chiesto la convocazione della direzione regionale dem prima della nuona analisi in Commisione e poi in aula. Ieri, fino alla serata, era in corso una raccolta di firme tra i sindaci toscani dem (diverse aree, da nord a sud e alla costa) per spingere il vertice del Pd alla riunione della direzione. Unica apertura, anzi uno spiraglio dal gruppo dem: lunedì alle 17 riunione dei consiglieri. Un gruppo piuttosto ampio chiederà il rinvio del voto se le cose non cambiano. Il presidente toscano Giani ostenta tranquillità: "Non sono preoccupato" al massimo "ci sarà qualche rilievo tradotto in un ordine del giorno" ma "si troverà una sintesi".
In campo anche il presidente di Confservizi Cispel Toscana Nicola Perini: "Auspico che il Consiglio regionale finalmente adotti il piano rifiuti nella sessione 26-27 settembre. Scatterebbero così i 60 giorni per le osservazioni e il dibattito pubblico, e per i primi di dicembre sarà possibile approvare in via definitiva il documento e renderlo operativo dall’inizio del 2024". Per Perini "è assolutamente necessario rispettare questa tempistica, per realizzare gli impianti necessari". Un rinvio "non sarebbe comprensibile agli occhi della collettività". Perini si affida anche ai tempi delle osservazioni "che potrebbero apportare eventuali miglioramenti". E ricorda che "approvare il Piano in tempi rapidi è richiesto dal Programma nazionale di gestione dei rifiuti, ed è necessario per permettere alla Toscana di restare al passo con le direttive europee e soddisfare in sicurezza e nel rispetto dell’ambiente il fabbisogno dei suoi cittadini".
L. C.