Firenze, 28 marzo 2021 - Un mese e mezzo con la siringa puntata alla tempia per colmare il buco nero nel quale la Toscana è sprofondata nell’imbarazzo generale: da modello sanitario d’efficienza a novella Lombardia amministrata dalla gauche. La Toscana bastonata prova a rialzarsi. E lo fa costringendosi a una marcia forzata, per dimostrare che, nel puntare il dito, si sono mescolate mele e pere: la corsa a stare tra le tre regioni d’Italia che vaccinavano più in fretta ha fatto perdere di vista gli obiettivi, data la penuria di vaccini Pfizer, ma si ribadisce che categorie e giovani vaccinati non hanno rubato dosi agli anziani e ai fragili perché AstraZeneca non era loro destinato.
Ecco il nuovo piano vaccinale articolato in tre fasi e partorito in 48 ore senza sonno. Il canale over 80 sarà gestito dal direttore generale dell’assessorato Carlo Tomassini che, rimessa in tasca la lettera di dimissioni, starà alle costole dei medici di famiglia, pronti a far fagotto se gli avessero affiancato le Asl, come ha tuonato a Palazzo Strozzi Sacrati il segretario Fimmg Alessio Nastruzzi, dicendo che la colpa non è loro se hanno ricevuto fiale col contagocce.
Per gli ultrafragili e gli over 70 il governatore Eugenio Giani affida la regia al responsabile del dipartimento di protezione civile della Regione Giovanni Massini: braccio esecutivo saranno le Asl e il volontariato. Poi i conti si faranno il 15 maggio, quando tutti gli over 80 e gli ultrafragili dovranno essere stati vaccinati.
Nel frattempo la Toscana è finita in zona rossa per un ritardo nella comunicazione di 102 positivi. Giani ha rettificato l’errore e il calcolo ci ha condannati, ma più probabilmente salvati da peggiori evoluzioni future. La situazione dei contagi è seria: gli ospedali sono di nuovo nella battaglia dei letti, si riconvertono i reparti di chirurgia in degenze Covid. Se la curva non flette non sarà sufficiente la zona rossa che darà effetti tra due settimane. Però il gesto di trasparenza di Giani – considerato un pasticcio o, peggio, un tentativo di imbroglio con rimorso – non è bastato a contere la rabbia collettiva della gente.
L’inversione di marcia: i medici di famiglia hanno vaccinato 50mila di anziani nell’ultima settimana e prenotato 81mila dosi per la prossima. A oggi saranno circa 100mila i vaccinati over 80 con la prima dose, 35.000 ad aver completato il ciclo d’immunizzazione su una popolazione di 320mila. A Pasqua si arriverà a 215mila dosi iniettate. Il 25 aprile tutti avranno avuto almeno la prima iniezione e il 15 maggio l’obiettivo è averli vaccinati tutti. Per tutti gli over 70 si apriranno le prenotazioni a metà settimana con AstraZeneca. Per i fragili le Asl e il volontariato stanno andando a casa di chi è allettato e i 20mila immunodepressi saranno presi in carico e contattati direttamente, fra pazienti oncologici, neurologici e trapiantati. Gli altri a metà settimana potranno prenotare l’appuntamento: dopo la notte infernale di martedì si assicura che non ci saranno nuovi crash, il portale è stato potenziato a prova di click day.