
Pic Nic con salame e tigelle
Firenze, 24 aprile 2025 – Con l’arrivo della bella stagione, torna la voglia di passare il tempo all’aperto: gite fuori porta, escursioni in campagna, pic-nic e vacanze rappresentano un’occasione di relax e convivialità. Ma attenzione: l’aumento delle temperature e alcune abitudini legate a questo periodo possono aumentare il rischio di malattie trasmesse dagli alimenti, soprattutto se non vengono conservati o manipolati correttamente.
A ricordarlo è l’Asl Toscana sud est che, oltre a svolgere controlli sugli operatori del settore alimentare, promuove campagne informative per aiutare i cittadini a proteggere la propria salute anche fuori casa.
«Quando si prepara un pranzo al sacco – spiega Nicola Vigiani, direttore dell’Area dipartimentale Igiene pubblica e Nutrizione – è importante evitare di confezionare gli alimenti quando sono ancora caldi. Vanno prima raffreddati, poi conservati in contenitori termici adeguati. Inoltre, è meglio suddividere le porzioni prima della partenza per evitare manipolazioni non igieniche, soprattutto se non si ha acqua a disposizione per lavarsi le mani».
Particolare attenzione va riservata a piatti come le insalate di pasta o di riso, molto diffuse nei pranzi all’aperto. «Pasta e riso – continua Vigiani – devono essere ben raffreddati prima di aggiungere altri ingredienti. Evitiamo alimenti crudi che dovrebbero invece essere cotti, come i wurstel, che possono rappresentare un rischio se consumati senza cottura».
Anche il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, Giorgio Briganti, sottolinea l’importanza di stare ben attenti durante le gite: «Durante le escursioni è fondamentale non raccogliere e consumare frutti, bacche o funghi di cui non si conosce l’identità: alcune varietà sono tossiche e possono provocare intossicazioni molto gravi».
Infine, attenzione anche a barbecue e grigliate, simbolo delle giornate all’aperto. «La carne va cotta in modo uniforme, evitando di carbonizzarla, perché in quel caso possono formarsi sostanze potenzialmente cancerogene. Inoltre, – conclude Briganti – bisogna usare solo combustibili naturali, evitando legna trattata con vernici o sostanze chimiche».