MICHELE BRANCALE
Cronaca

Giornata della Memoria. Quelle pietre che danno un nome a chi è finito nell'abisso

Martedì 28 gennaio a Livorno le "stolpersteine" in memoria della famiglia Levi e di Nella Corinna Coen. Nel pomeriggio corteo silenzioso nel centro della città: l'appuntamento

Nella Corinna Coen: i ricordi nel tempo

Nella Corinna Coen: i ricordi nel tempo

Livorno, 28 gennaio 2025 - C'è un abisso dove non vorresti mai trovare nessuno. E invece sul fondo stanno nomi, storie, la barca della vita affondata che reclama di tornare su, sotto la luce del sole. Le pietre d'inciampo fanno questo: ridanno un nome, riconoscono l'importanza di esserci anche quando non si è più perché l'abisso ci ha inghiottito davvero.

Giornata della Memoria a Livorno

La Giornata della Memoria è un appuntamento nodale della nostra vita civica, del nostro calendario comune, soprattutto in questo tempo in cui dall'abisso salgono onde violente che travolgono innocenti. Su iniziativa della Comunità di Sant'Egidio e della Comunità Ebraica, in collaborazione con il Comune di Livorno, la Diocesi di Livorno e l’Istituto Istoreco, martedì 28 gennaio saranno installate a Livorno nove pietre d'inciampo. Queste si aggiungeranno alle 22 “stolpersteine” già presenti, volte a ricordare la crudeltà e l'orrore della Shoah.

Pietre d'Inciampo per la Famiglia Levi

Alle 10, in Piazza Garibaldi, l'appuntamento per la deposizione, nelle immediate vicinanze di Via Pellettier, di otto pietre d’inciampo in ricordo della famiglia Levi, parte della quale veniva da Smirne. Smirne, città turca, contava circa 370 mila abitanti di varie culture e religioni prima del conflitto del 15-18. La popolazione prevalente era quella greca con 165 mila persone, seguita da quella turca (80 mila). Altre comunità consistenti erano quella ebraica con 55 mila persone e quella armena con 40.000 abitanti.

Sant'Egidio ha colto i cambiamenti della famiglia Levi in una scheda. “Nel settembre 1922 i quartieri cristiani ed ebraici di Smirne vengono incendiati, probabilmente dall’esercito turco, costringendo così la popolazione greca alla fuga. Anche il quartiere ebraico subisce incendi. La famiglia Levi perde tutto e decide di lasciare Smirne. Si stabiliscono a Torino prima di trasferirsi a Livorno, dove hanno lontane origini.”

Arrivati a Livorno nel 1929, i Levi cominciano una nuova vita con la nascita di Angelo Giacomo nel 1929, seguito da Natale, Aldo e Carlo. Abramo e Amelia cercano lavoro mentre i figli frequentano le scuole ebraiche. Nel 1943, gli Ebrei di Livorno vengono arrestati; stesso destino sopravviene ai Levi, deportati e morti ad Auschwitz nel 1944.

Memoria di Nella Corinna Coen

Alle 17, in Piazza Giovine Italia, verrà posta una pietra d’inciampo in memoria di Nella Corinna Coen, nata a Livorno nel 1881. Dopo vari trasferimenti, si stabilisce ad Abbazia come insegnante. Nel gennaio 1944, sotto occupazione nazista, Nella viene arrestata il 31 maggio e detenuta nella Risiera di San Sabba, successivamente deportata ad Auschwitz dove non sopravvive alla Shoah.

Dopo la posa della pietra per Nella Corinna Coen, un corteo silenzioso attraverserà le vie del centro fino a Piazza Benamozegh, per la cerimonia conclusiva che prevede gli interventi delle autorità e la memoria delle vittime della Shoah con l'accensione della menorah.