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‘Per salvare Pisa hanno allagato Livorno’. Polemiche sullo Scolmatore, sale la rabbia

La denuncia dell’Asppi: “I nostri territori tra Livorno e Collesalvetti hanno subito grossi problemi per l’apertura dello Scolmatore dell’Arno”. La solidarietà del sindaco di Pisa

I terreni allagati tra Livorno e Collesalvetti

I terreni allagati tra Livorno e Collesalvetti

Livorno, 18 marzo 2025 – “I nostri territori tra Livorno e Collesalvetti hanno subito danni per l’apertura dello Scolmatore dell’Arno in piena il 14 marzo, per salvaguardare la città di Pisa. Serve maggiore trasparenza, collaborazione e solidarietà tra enti in situazioni di emergenza e occorre pianificare investimenti comuni e futuri per migliorare la sicurezza idraulica del nostro territorio”. Ne è convinto l’architetto Sirio Grassi Presidente provinciale di Asppi (Associazione piccoli proprietari immobiliari).

Il Sindaco di Pisa Conti però interviene per esprime “solidarietà ai sindaci di Livorno e Collesalvetti, perché devono fare i conti con decine di persone e imprese agricole danneggiate dagli allagamenti, ma le soluzioni già ci sono, basta destinare le risorse (della Regione) che, anche quelle, mi risultano già essere presenti nel bilancio, per interventi che permetterebbero di rendere più sicura anche la sponda sinistra dello Scolmatore”.

Sempre Grassi: “Lo Scolmatore dell’Arno è un’opera idraulica progettata per deviare parte delle acque dell’Arno in caso di piena per proteggere anche la città di Pisa. La sua attivazione è un meccanismo di sicurezza, che comporta inevitabilmente il trasferimento del rischio idraulico a valle, interessando cosi i nostri territori di Livorno e Collesalvetti, però la gestione di tale opera richiede un equilibrio delicato per la protezione di diverse aree, con la consapevolezza che ogni decisione comporta gravi conseguenze, come appunto è accaduto in questa drammatica evenienza del 14 marzo”.

Per la gestione del rischio idraulico: “L’evento del 14 marzo, ha evidenziato la vulnerabilità del territorio, sottolineando la necessità di interventi strutturali per aumentare la portata dello Scolmatore e migliorare la sicurezza idraulica. – prosegue Grassi – Gli interventi a monte sono fondamentali per ridurre la portata delle piene e mitigare il rischio a valle e la manutenzione e il monitoraggio costante dello Scolmatore e dei corsi d’acqua adiacenti, sono essenziali per garantire la sua efficacia e prevenire danni e su questo deve sentirsi impegnata anche la citta di Pisa”.

Per cui Grassi invoca “la collaborazione tra enti a tutela anche dei piccoli proprietari immobiliari livornesi e colligiani. La gestione di un sistema complesso come lo Scolmatore dunque, richiede una stretta collaborazione tra i comuni di Pisa, Livorno, Collesalvetti, Pontedera, la Regione Toscana e gli altri enti competenti”. Infine Grassi auspica “ulteriori studi idrologici approfonditi, per valutare la nuova portata massima dello Scolmatore e individuare gli interventi necessari per aumentarne la capacità”.

M.D.