FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Più spiagge per tutti: scatta un altro blitz sulla battigia del Twiga di Briatore. Nuova legge in Toscana

I parlamentari Fratoianni e Bonelli alla protesta davanti allo stabilimento. La Regione approva l’indennizzo per il concessionario uscente a carico di chi subentra

Versilia, 30 maggio 2024 – L’estate comincia in acque agitate. C’è l’annoso problema delle aste delle concessioni che toglie il sonno ai balneari, il recentissimo blitz di attivisti di Mare Libero tra le tende del Twiga di Marina di Pietrasanta e, ieri mattina, sempre davanti al beach club di Briatore è stata messa in atto la "presa della Spiaggia", l’iniziativa di presentazione e raccolta firme per la nuova proposta di legge sulle spiagge libere lanciata da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra.

Partendo dal "caso anomalo dell’Italia", la richiesta è di imporre un nuovo equilibrio ai Comuni nella definizione del Piano di utilizzo degli arenili, per arrivare al 70% di spiagge libere "visto che in Francia – hanno detto i portavoce Avs – già siamo all’80%, così come a Rio de Janeiro e in California". "Non siamo certo dei pericolosi integralisti – hanno evidenziato Fratoianni e Bonelli – ma lo scopo è di riportare democrazia nell’uso delle nostre coste. Oggi una famiglia è costretta a pagare almeno 40-50 euro al giorno per andare al mare e diventa un privilegio inaccettabile. Alle nostre spalle c’è il Twiga che versa 21mila euro l’anno di concessione ma fattura 8 milioni di euro. In totale, tutte le concessioni demaniali dello Stato italiano versano allo Stato 100 milioni di euro, ma fatturano 10 miliardi di euro. Quello che vuole fare Meloni è inaccettabile: ha aumentato la lunghezza delle coste italiane di 3mila chilometri. Un trucchetto incredibile per aggirare la scarsità della risorsa e evitare di mandare a gara tutte le concessioni demaniali marittime. Al contempo, vuole mandare a gara e privatizzare le ultime spiagge libere del Paese. Eppure sono un bene comune inalienabile dello Stato e patrimonio di tutti i cittadini. Ecco che proponiamo anche un aumento dei canoni – hanno incalzato – affinchè queste somme vadano a infrastrutture socialmente utili". Tra cartelli e magliette con slogan ("Briatore lascia Montecarlo", "Il mare è di tutti") ecco avvicinarsi al capannello di manifestanti un balneare con tanto di bandiera ’No alle aste’ e pure Roberto Santini, titolare dell’esclusivo bagno Piero e gestore della vicina spiaggia libera attrezzata, che ha speso parole di apprezzamento e solidarietà per Fratoianni.

Bonelli e Fratoianni davanti al Twiga (foto Umicini)
Bonelli e Fratoianni davanti al Twiga (foto Umicini)

Intanto sullo stringente fronte Bolkestein la giunta regionale ha approvato di riconoscere un equo indennizzo per il concessionario uscente, a carico di quello subentrante. È la novità che ha lo scopo di aggiornare la legge regionale 31 del 2016 in materia di concessioni demaniali marittime. Per la discussione della pdl in Consiglio regionale, il presidente della giunta chiederà una procedura d’urgenza per arrivare il prima possibile all’adozione dell’atto. Secondo il presidente della Regione e l’assessore a economia e turismo "la necessità di attualizzare ed adeguare la normativa è emersa soprattutto dopo la sentenza di fine aprile del Consiglio di Stato sulle concessioni balneari al 31 dicembre 2024". Un’iniziativa che per il consigliere regionale della Lega, Massimiliano Baldini "finisce per illudere le attività produttive, creare confusione ai Comuni, per il solo fine di fare propaganda anti governativa". "La posizione della giunta regionale sulla questione delle concessioni balneari – afferma – rischia di fare confusione. Una giunta Giani che non riesce a risolvere le questioni legate al demanio idrico, con il rischio di un richiamo da parte della Corte dei Conti per danno erariale, manifesta con una proposta di legge l’ambizione di regolare la complessa questione delle concessioni demaniali marittime, cioè le concessione agli stabilimenti balneari, non avendone competenza e scopiazzando di fatto i contenuti di sentenze emesse dalla Corte di Giustizia Europea e dal Consiglio di Stato".