
Pizza (foto Ansa)
Firenze, 17 gennaio 2023 - Dalla classica margherita alle versioni di fantasia: l’amore per la pizza non conosce confini e accomuna tutto il mondo. Il più iconico piatto della tradizione gastronomica italiana ampiamente esportato, è così trasversalmente apprezzato da meritare persino una ricorrenza ad hoc.
La Giornata Mondiale della Pizza si celebra infatti ogni anno il 17 gennaio - data scelta in onore di Sant’Antonio Abate, patrono dei pizzaioli - a partire da quando, nel 2017, l’Arte tradizionale del pizzaiolo napoletano è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità. La pizza ha un’origine molto antica, si pensa che persino gli Etruschi ne mangiassero. Il suo nome deriva da ‘pinsare’, verbo che in latino significa schiacciare, mentre il primo vocabolo del genere, ossia "pizza de pane", è stato rintracciato intorno all’anno mille. È a Napoli ovviamente che è nata la pizza come la conosciamo oggi, ma fino al ‘700 era completamente bianca, perché il pomodoro arrivò solo allora. Oggi siamo abituati a ordinarla e farcela portare a casa, ma la prima pizza mai ordinata via web risale al 1994. Bontà e semplicità: questi i “segreti” alla base del successo di questo prodotto simbolo della cucina del Bel Paese. Del resto, la pizza altro non è che un impasto di farina, acqua, sale e lievito, insaporito nella sua versione più classica da olio, pomodoro, mozzarella e basilico. Un piatto veloce, economico, gustoso e relativamente facile da riprodurre. La pizza rappresenta anche un alleato importante per la nostra serenità. Se consumata con moderazione – dicono gli esperti - può in effetti contribuire a migliorare notevolmente il nostro umore. Non solo per la sua bontà o perché viene generalmente associata a momenti di convivialità in famiglia e con gli amici: il mix di nutrienti che la compongono, come i carboidrati complessi e le vitamine del gruppo B, oltre a regalare energia influenzano infatti la produzione dei neurotrasmettitori legati al benessere, regalandoci una sensazione di positività diffusa. Ma quali sono le pizze più consumate? Per il 65% dei giovani la pizza rimane il cibo preferito per le serate fra coinquilini, più di hamburger, sushi, cibo etnico ed healty food messi insieme. E a quanto emerge da una indagine dell'osservatorio su tendenze e stile di vita di DoveVivo, il 34% degli intervistati individua come pizza preferita quella con la bufala, a cui risponde il 30% di Margherita classica. Il podio è completato dalla capricciosa al 14%, seguita dalle varianti di pizza con i funghi al 9%, con i formaggi all'8% e con il salame 5%. Il 50% consuma la pizza una volta a settimana, il 37% una o due volte al mese e il 13% più di una volta a settimana. La netta maggioranza, il 67%, evidenzia di mangiare la pizza prevalentemente a casa, ordinandola a domicilio. Il 23% preferisce invece uscire di casa e per andare in pizzeria e solo il 10% opta per farsela a casa. Nasce oggi Pedro Calderón de la Barca nato il 17 gennaio 1600 a Madrid. È considerato uno dei migliori drammaturghi spagnoli della storia. Ha scritto: “Una buona azione non è mai sprecata; è un tesoro riposto e custodito per le necessità di chi l'ha compiuta.”
Maurizio Costanzo