Firenze, 9 maggio 2022 - "Nelle cariche importanti assumo solo donne ’anta’ che hanno già fatto figli perché non possono mancare per due anni”. Le affermazioni di Elisabetta Franchi al convegno sul lavoro femminile nella moda hanno sollevato un polverone. Tantissime le critiche all'indirizzo della stilista.
«Lei non è un'imprenditrice, ma una donna d'affari, abituata ad avere le persone al suo servizio h24. Un imprenditore invece è al servizio dei propri collaboratori, e non viceversa». A scriverlo, in un post su LinkedIn, Simone Terreni, titolare dell'azienda VoipVoice di Montelupo Fiorentino, che nei mesi scorsi ha assunto una giovane donna che, al colloquio per l'assunzione, gli aveva rivelato di essere incinta. «Un imprenditore non ha paura di una gravidanza, ma è felice se con la sua azienda aiuta giovani madri e giovani padri a dare la vita a delle creature», ha scritto Terreni, rivolgendosi a Franchi invitandola a un confronto pubblico. «Non entro nel merito delle sue affermazioni discriminatorie che si commentano da sole. Le faccio rilevare – ha aggiunto l'imprenditore - che se effettivamente si fosse comportata così sarebbe semplicemente fuori legge».
Aidda: “Una posizione preistorica”
«Quella dell’imprenditrice Elisabetta Franchi è una posizione preistorica. Prendiamo le distanze da pensieri che denotano un approccio antiquato, competitivo, aggressivo”. A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, l’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda, commentando le dichiarazioni della stilista, che è anche socia di Aidda. «L’imprenditrice Franchi – dice Giachetti – non rappresenta certamente la nostra posizione. Dalle sue dichiarazioni emerge anche un approccio improduttivo di quelle necessarie trasformazioni nell’organizzazione del sistema economico sociale che, oggi, sono sempre più urgenti come l’ampliamento delle infrastrutture sociali, la sanità di prossimità che permettono di portare il valore della cura in tutta la società, e non solo nell’ambito delle strette mura familiari, e permettono alle donne di dare il loro imprescindibile contributo alla società in ogni loro età».
Il giuslavorista Rotondi: “Chi contesta è in malafede”
«Non possiamo fare finta che il mondo funzioni in modo diverso da come in realtà funzioni. Cosa ne sa la Boldrini di come si conduce un'impresa? Cosa ne sa Gassman di come si manda avanti un business e di cosa significa avere la responsabilità di tutti i dipendenti di quell'azienda da 130 milioni? Non credo che la Franchi abbia voluto fare un discorso sessista, ha voluto fare presente, nel suo modo, in una giornata così importante, che in realtà molto probabilmente tutto ciò che diciamo in ordine all'assenza, non totale, delle donne dai vertici delle aziende può dipendere dal timore che una persona che assume un ruolo di rilievo in un'azienda si possa assentare, non per un giorno o per un mese, ma per periodi lunghi tali da creare un vuoto organizzativo. E alle donne, con la maternità, accade di più». Così l'avvocato Francesco Rotondi, giuslavorista e founder di LabLaw, sulle polemiche innescate dalle parole della stilista Elisabetta Franchi. E' indubbio, secondo il giuslavorista, che «scontiamo anche una cultura che vede l'uomo assente nell'evento genitoriale». «Si fa fatica a immaginare una parità nella coppia in quei momenti. Ma non possiamo fare finta che il tema non esista», conclude.
Fratoianni (Sinistra Italiana): “Parole che rappresentano l'essenza patriarcale della società”
«Le parole di Elisabetta Franchi rappresentano l'essenza patriarcale della società capitalista che ci circonda. Una scala valoriale profondamente malata. Il lavoro viene prima dei propri progetti di vita, l'esser madre prima dell'esser donna. Una vita in funzione delle necessità del mercato e delle etichette che ci vengono assegnate. Il tutto accompagnato dal messaggio che una donna, se vuole 'farcela', deve comportarsi esattamente come la società le richiede, anche se questo significa perpetuare l'oppressione patriarcale su altre donne». A scriverlo su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. «Ovviamente queste posizioni hanno una connotazione politica. Non è un caso che lo scorso anno - prosegue il leader di SI - l'imprenditrice venisse premiata da Daniela Santanchè sul palco della giovanile di Fratelli d'Italia come esempio di imprenditorialità femminile. Femminile, di certo non femminista». «Per questo purtroppo non mi sorprendono le sue parole. Mi sorprende piuttosto la ministra Bonetti alle Pari Opportunità, che ha preso parola poco dopo e non ha battuto ciglio. Un messaggio davvero avvilente. Che poi, se si volesse, la soluzione sarebbe molto semplice - conclude Fratoianni - garantire congedi parentali obbligatori ed eguali per ogni genitore».
Boldrini: “Affermazione imbarazzante”
«Affermazione imbarazzante, non certo un esempio di sorellanza. Parole che non dovrebbero mai essere pronunciate da nessuno, specialmente da una donna». Lo ha detto Laura Boldrini, ex presidente della Camera dei Deputati. «Io penso che per evitare questo tipo di impostazioni imprenditoriali, bisogna anche agire sul piano legislativo e seguire l'esempio della Spagna che ha introdotto il congedo di genitorialità obbligatorio, per lo stesso periodo, sia per gli uomini che per le donne e non è sostituibile, non si può cedere. A quel punto il datore o datrice di lavoro si troverebbero di fronte alla stessa situazione, sia se assumono una donna o se assumono un uomo».«Da una imprenditrice – ha concluso - ci si aspetterebbe empowerment nei confronti delle ragazze, non la loro esclusione dall'azienda».