ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Politica d’estate. Il Pd lancia la campagna spiaggia a spiaggia

I dem toscani tornano tra la gente con la militanza. Blasi: "Al centro i temi decisivi per la vita di tutti".

Politica d’estate. Il Pd lancia la campagna spiaggia a spiaggia

Politica d’estate. Il Pd lancia la campagna spiaggia a spiaggia

Un incontro a porte chiuse. Il Pd che ha rialzato la testa dopo i risultati delle elezioni amministrative ora è alla prova della tenuta. Verso l’autunno caldo del campo larghissimo. Diego Blasi, responsabile comunicazione e iniziativa politica del Pd toscano, nonché neoassessore a Prato, ha convocato insieme al segretario Emiliano Fossi, tutti i segretari delle federazioni e i responsabili organizzazione toscani, per mettere in piedi "l’estate militante del Pd".

Blasi, la missione è appena cominciata. Galvanizzarsi per i risultati non basta, anzi rischia di essere controproducente...

"Però è stata una vittoria straordinaria. Dopo le politiche il clima era terribile: il Pd tramortito e depresso, non esisteva una coalizione di centrosinistra e la destra sembrava imbattibile. Con grande pazienza Schlein e Fossi sono riusciti a ricostruire un nuovo campo politico, ribaltando uno scenario che ci vedeva sempre sconfitti. Non solo abbiamo vinto in Toscana, ma abbiamo capito che con un progetto forte e una coalizione larga possiamo vincere ovunque. È cambiato tutto".

Non il governo. Avete deciso di battere le piazze e le spiagge. Il Pd torna fra la gente?

"Elly Schlein ha lanciato per il secondo anno consecutivo l’estate militante. L’obiettivo è mettere al centro i temi decisivi per la vita delle persone, per i loro diritti e per il futuro del nostro Paese che questo Governo sta mettendo a rischio. Attiveremo i circoli, attraverseremo le feste dell’Unità, saremo presenti con i nostri banchini nelle spiagge e nei luoghi di aggregazione".

Dove andrete per entrare in contatto con la gente nell’estate "militante". Con quali argomenti?

"Ci mobiliteremo sulla raccolta firme contro l’autonomia differenziata che spacca l’Italia e aumenta le diseguaglianze, ma anche per il salario minimo perché sotto i 9 euro non è lavoro ma sfruttamento e non possiamo accettare che in Toscana ci siano ancora 100mila persone che sono povere pur lavorando. Continueremo poi a batterci per la difesa della sanità pubblica, rilanciando la proposta di legge in cui chiediamo di arrivare al 7,5% di spesa sanitaria sul Pil e di sbloccare il tetto alle assunzioni del personale. Insisteremo per una rinnovata e più forte presenza nelle aree interne e, infine, rilanceremo il tesseramento".

C’è un cammino da compiere verso le regionali: la Toscana è contendibile...

"Abbiamo già lanciato l’idea di un grande spazio di discussione, a partire da settembre, aperto alle persone che vogliono difendere le conquiste di anni di buon governo e rilanciare su un’idea di Toscana sempre più innovativa. Noi siamo quelli dei nidi gratis e quelli che investono sul diritto allo studio, aumentando il valore delle borse e allargando la platea degli studenti universitari che ne beneficeranno. Il governo ha smantellato il fondo affitti per i morosi incolpevoli, noi investiamo milioni di euro sull’emergenza abitativa. La Toscana sarà sempre di più il laboratorio dell’alternativa a un governo e a una destra che sa solo scagliarsi contro i più deboli".

C’è la questione alleanze che tiene banco. Il campo larghissimo si può fare?

"Le elezioni amministrative hanno cambiato lo scenario. Penso a Prato, dove una coalizione larga e inedita ha contribuito all’elezione di Ilaria Bugetti, prima sindaca della storia della città. Quello è sicuramente un modello: un Pd forte e radicato, in dialogo con la sinistra, il Movimento 5 stelle, le forze civiche e riformiste. Sulle questioni fondamentali è possibile trovare convergenze, penso ai referendum contro l’autonomia differenziata. Una cosa è certa: il tempo dei veti è finito, per tutti".