ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Sicurezza negli ospedali in Toscana, posti fissi di polizia e volanti per proteggere i sanitari

A Careggi e Cisanello necessarie anche pattuglie mobili. Mappatura dei luoghi più a rischio: i pronto soccorso di Firenze, Pisa e Prato

Una volante della polizia all'ingresso di un pronto soccorso (foto archivio Ansa)

Una volante della polizia all'ingresso di un pronto soccorso (foto archivio Ansa)

Firenze, 24 agosto 2024 – Una nuova organizzazione dei presidi delle forze dell’ordine e protocolli di sicurezza per garantire l’incolumità dei sanitari oggetto di sempre più frequenti aggressioni. All’incontro di ieri in Prefettura, a Firenze, sono stati messi alcuni punti fermi che saranno poi discussi nella prossima seduta del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che coinvolgerà, oltre ai rappresentanti sindacali dei lavoratori, gli ordini professionali e le forze dell’ordine, anche le istituzioni. Ieri sono stati messi i primi punti fermi.

A Palazzo Medici Riccardi il vice capo di Gabinetto della Prefettura, Eugenio Di Agosta, ha ricevuto la delegazione dell’Ordine dei medici di Firenze, presieduto da Pietro Dattolo, dal sindacato dei medici ospedalieri Anaao Assomed, di cui è segretario toscano Gerardo Anastasio, la direzione dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, di cui dg è Daniela Matarrese, e i responsabili dei servizi psichiatrici dell’area fiorentina. La Prefettura ha dato assicurazione sul costante monitoraggio del fenomeno, già oggetto di precedenti riunioni di coordinamento delle forze di polizia. “Nel ribadire l’impegno volto ad assicurare il sereno svolgimento della preziosa attività dei lavoratori della sanità", spiega la Prefettura, è stata confermata l’intenzione di convocare a breve una specifica seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica estesa, per l’occasione, agli attori istituzionali interessati dalla vicenda. "Un momento che costituirà un ulteriore tassello nella strategia di sicurezza partecipata che vede gli ospedali al centro di rinnovate politiche di sicurezza quali spazi urbani essenziali per la collettività".

Quali sono i punti fermi? E’ stato condiviso il concetto che le aziende sanitarie e ospedaliero universitarie in primis - secondo quanto previsto dalle leggi - devono mappare i luoghi maggiormente a rischio. Tutte le aziende sono già a conoscenza dei luoghi, ma la mappatura sarà presentata il 4 settembre in un’audizione in consiglio regionale. Successivamente ogni singola azienda dovrà fare un protocollo d’intesa con le forze dell’ordine (in questo caso polizia) per stabilire dove c’è necessità di istituire ex novo posti fissi e dove invece devono essere implementati.

I luoghi più a rischio sono tutti i pronto soccorso e i servizi psichiatrici territoriali dell’area fiorentina e di Pisa, oltre al pronto soccorso di Prato. Inoltre dovranno essere presidiati i servizi di guardia medica isolati e, dove in corso una riorganizzazione, prevedere i servizi all’interno di strutture sanitarie attive anche la notte e nei giorni festivi. Ma non è tutto. E’ possibile che l’elenco venga ampliato.

Tra i concetti messi a fuoco ieri è emerso che le cittadelle ospedaliere di maggiori dimensioni, come Careggi a Firenze e Cisanello a Pisa, popolate ogni giorno da circa 20mila persone, abbiano necessità di essere presidiate come i quartieri a rischio delle città, a parte il posto fisso di polizia, con la presenza di pattuglie.

Tutto, poi, sarà discusso nel corso del prossimo Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

"In un clima molto costruttivo, i sanitari hanno avuto modo - citando anche esperienze vissute in prima persona - di esporre le diverse problematiche – spiega il segretario regionale di Anaao, Gerardo Anastasio – Abbiamo chiesto l’implementazione dei posti fissi di polizia negli ospedali più a rischio e la definizione di protocolli più dettagliati che definiscano le modalità d’intervento delle forze dell’ordine in caso di aggressione: il tutto è stato condiviso dai rappresentanti dello Stato, che hanno annunciato che già nel mese di settembre verrà convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicato alla questione e che si faranno inoltre promotori di iniziative di coordinamento tra tutte le prefetture della regione, affinché gli indirizzi attuativi e le indicazioni siano omogenei su tutto il territorio".