MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Tradizioni di Capodanno, dall’intimo rosso alle lenticchie. Ecco tutti i riti portafortuna

Sono tante le regole da seguire per salutare l’anno vecchio e inaugurare il nuovo. Alcuni esempi da rispettare

Firenze, 30 dicembre 2023 - Non si può salutare l'anno vecchio e inaugurare il nuovo senza un brindisi. Ma oltre al classico cin-cin sono tante le tradizioni dell’ultimo dell’anno, anche da indossare. A cominciare da slip e completini intimi, che devono essere rigorosamente rossi. Ma attenzione, il colore non basta a portare fortuna. Occorre seguire precise regole: innanzitutto l’ultimo dell’anno devono indossati al contrario, cioè con le cuciture all'esterno, mentre a Capodanno devono essere voltati, per far iniziare l’anno nuovo per il verso giusto. Non solo: mutande, slip e completini, una volta finita la festa, devono essere gettati via oppure non essere mai più indossati. La simbologia parla chiaro: via il vecchio e avanti il nuovo. Particolare non da poco: la biancheria non deve essere comprata, ma bisogna averla avuta in regalo. Questa tradizione risalirebbe addirittura all’antica Roma, quando a Capodanno si era soliti indossare capi di abbigliamento di colore rosso, anche intimi. All’epoca però lo si faceva per scaramanzia, per vincere la paura della guerra e del sangue. Nel corso dei secoli quest’usanza si è consolidata, e indossare qualcosa di rosso è diventato per tutti (tranne in Brasile, dove a farla da padrona è il bianco) sinonimo di fortuna. Persino nel Medioevo era così, si credeva infatti che il rosso avesse il potere di scacciare la sfortuna e le streghe.

Anche in Oriente, e precisamente nella Cina degli Imperatori, si appendevano sulle case dei lunghi striscioni di carta rossa, per augurare fertilità, buona sorte e matrimoni. Per augurarsi un anno felice e prospero, un’altra usanza è quella di mangiare lenticchie la notte dell’ultimo dell’anno. Ma perché porterebbero fortuna? Essendo dei legumi, dunque dal canto loro resistenti di natura, stanno a simboleggiare una lunga vita. Inoltre ricordano le antiche monete d’oro, pertanto si dice rappresentino simbolicamente i soldi, e per questo sarebbe di buon auspicio regalare agli amici un portamonete con delle lenticchie al suo interno, con l’augurio che possano portare ricchezza e fortuna nel lavoro e negli affari. Da Nord al Sud del Paese ogni regione ha la sua tradizione culinaria per l'ultimo dell'anno, ma alcuni prodotti, come il cotechino e lo zampone, non possono mancare sulla tavola del cenone. E non a caso. Il maiale, essendo carne grassa e soprattutto molto nutriente, va servito per augurare abbondanza e prosperità, ma anche salute, per salvaguardare nelle avversità e dalle malattie anche i corpi più fragili. Panettone, pandoro, strufoli, panforte: ogni regione propone i proprio dolci di Natale. Ma nel cenone dell’ultimo dell’anno è bene non far mai mancare la frutta, e in particolare il melograno, dal colore rosso, e l’uva. Entrambi simboleggiano abbondanza e andrebbero conservate e mangiate anche durante il pranzo di Capodanno, in segno di buon augurio.

A proposito di uva, dalla Spagna si sta diffondendo anche in Italia un’antica tradizione, quella di mangiare 12 chicchi, uno per ogni mese dell'anno, nei 12 secondi che precedono lo scoccare della mezzanotte. Porterebbero fortuna e amore, per questo a mezzanotte gli innamorati se li scambiano a vicenda. Curiosità non da poco: il 12 è il numero portafortuna della notte di San Silvestro, in molte parti del mondo: dalle Filippine, dove si mettono a tavola 12 frutti, a Caracas, dove le campane suonano 12 rintocchi allo scoccare del nuovo anno. Altra usanza portafortuna: aprire la finestra prima della mezzanotte per far uscire di casa gli spiriti maligni. Altro momento irrinunciabile, fare ‘cin-cin’. Non è solo un termine onomatopeico: “ch’ing ch’ing” in cinese significa bacio, infatti nel momento del brindisi, il tocco dei bicchieri simboleggia lo scambio di un bacio tra i commensali. Quest’usanza ha origine ancora una volta nell’antica Roma, dove per scongiurare il rischio di essere avvelenati, si facevano toccare i calici facendo passare qualche goccia tra i vari commensali.

Anche le candele accese sono di buon augurio, rappresentando l’energia, il fuoco che riscalda, brucia, purifica e rigenera. Un altro must: baciarsi sotto il vischio porterebbe bene. L’origine di quest’usanza risalirebbe a una leggenda nordica, che racconta di uno spiritello dispettoso che la notte del 31 dicembre, approfittando della confusione delle feste, entrava di nascosto baciando tutte le donne della casa. Ma quando fece lo stesso con la consorte di un potente mago questi, per vendicarsi del torto subito, lo imprigionò per sempre nei rametti del vischio, elargendo buona fortuna a tutti coloro si fossero baciati sotto gli occhi dello spiritello imprigionato. Anche l’uso dei petardi ha un suo significato simbolico: servirebbe a far spaventare, e fuggire, gli spiriti maligni, tenendo lontana la malasorte. Fortunatamente sta scomparendo l’usanza, pericolosa per i passanti, di gettare il vecchio e i malanni dalla finestra simboleggiati da piatti e bicchieri. Solo in Danimarca resiste ancora, con qualche differenza: i piatti in questo caso sono lanciati dai danesi contro la porta di parenti e amici per allontanare gli spiriti malvagi e augurare un anno migliore a chi si vuol bene. Prima di mezzanotte porterebbe bene aprire le finestre per far uscire gli spiriti malvagi dalla casa. Inoltre di buon auspicio, per chi abita o festeggia vicino al mare, sarebbe anche il bagno di mezzanotte, sfidando il gelo.

Leggenda vuole che, per sapere che anno sarà, bisogna prestare attenzione alla prima persona che, dopo la mezzanotte, si incontra per strada: se è un anziano o una persona con la gobba sarà un anno fortunato, viceversa, non sarà così se si incrocia un bambino o un prete. E poi c’è il Capodanno nel mondo, con le sue tradizioni più curiose. Come in Ecuador, dove l’ultimo dell’anno degli spaventapasseri vengono dati alle fiamme. Qui il Capodanno si festeggia bruciando le ‘disgrazie’ dell’anno passato mandando in fumo fantocci di cartapesta mascherati col volto di persone note o dei propri nemici. In Germania è usanza preparare e nascondere tra i dolci un krapfen ripieno di senape: chi dei commensali lo trova avrà di fronte un anno meraviglioso. Il Svizzera invece per attirare la fortuna, leggenda vuole che si getti a terra ripetutamente del gelato. E se a Capodanno siete in Messico non meravigliatevi troppo di vedere le persone girare per strada con una valigia vuota: è il loro modo di augurarsi un anno ricco di belle novità.