REDAZIONE CRONACA

Povertà assoluta, in Toscana 57mila famiglie non possono permettersi di vivere in condizioni dignitose

Dal report su Povertà e inclusione sociale relativo al 2023 dell’Osservatorio Sociale Regionale emerge un dato preoccupante che evidenzia la situazione di estrema difficoltà in cui si trovano moltissimi nuclei familiari. “Le famiglie più in difficoltà sono quelle con minori a carico”

Secondo l'ottavo rapporto relativo al 2023 in Toscana 57.000 famiglie vivono sotto la soglia di povertà (foto Ansa)

Secondo l'ottavo rapporto relativo al 2023 in Toscana 57.000 famiglie vivono sotto la soglia di povertà (foto Ansa)

Firenze, 12 febbraio 2025 – Sono 57mila le famiglie toscane vivono sotto la soglia di povertà assoluta. Ovvero, che non hanno le disponibilità economiche per far fronte a una spesa mensile minima per l’acquisto di beni e servizi il cui consumo è ritenuto essenziale per vivere in condizioni dignitose. È il dato che emerge dall’ottavo rapporto su “Povertà e inclusione sociale in Toscana” condotto dall’Osservatorio Sociale Regionale, in collaborazione con Anci Toscana, Irpet, il Centro regionale di documentazione infanzia e adolescenza, Caritas Toscana e Università di Siena. Un dato preoccupante che, sebbene riveli un leggero miglioramento rispetto all’indagine del 2022, conferma una situazione di estrema difficoltà: il 13,2%, secondo i dati, è a rischio di povertà o esclusione sociale.

Il report è stato illustrato oggi, 12 febbraio, nel corso del tradizionale incontro di presentazione organizzato all’Istituto degli Innocenti, cui ha partecipato anche l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli.

“Il rapporto – ha sottolineato Spinelli – evidenzia alcuni elementi di criticità significativi [...] le famiglie più in difficoltà sono quelle con minori, ed è un dato preoccupante perché i bambini dovrebbero rappresentare uno sguardo verso il futuro e non essere un indice di impoverimento. Notiamo inoltre che il lavoro, anche quando c’è, non garantisce l’uscita dall’area della vulnerabilità, perché è spesso povero, precario”. “Come Regione Toscana – ha aggiunto l’assessora – noi siamo convinti che la nostra scelta di affrontare questo tema con un approccio multidisciplinare, integrata, con un forte collegamento con i territori, sia giusta: esistono infatti tante forme di povertà e ognuna incide in maniera di versa, è quindi necessario mirare le azioni verso le esigenze peculiari di ogni famiglia”.

I dati del 2023

Da quanto emerso, nel 2023 la percentuale di persone in condizione di povertà assoluta, calcolata sulla base dei redditi, continua a diminuire: nel 2019 era del 5,3%, nel 2022 è arrivata al 3,9%, mentre nel 2023 è scesa al 3,5%, una percentuale a cui corrispondono oltre 57.000 famiglie. Il miglioramento è dovuto al ritorno del Pil ai livelli prepandemici, al miglioramento del mercato del lavoro, e alla conferma, per il 2023, di alcune forme di aiuto economico quali il reddito di cittadinanza. E proprio il passaggio da questa misura, non più in vigore dal primo gennaio 2024, all’Assegno di inclusione, potrebbe avere avuto conseguenze su questo trend: secondo dati aggiornati, e riferiti ai primi dieci mesi del 2024, le famiglie beneficiarie di Assegno di inclusione sono 14.806 (con una diminuzione del 51,4% rispetto a quanti ricevevano il Reddito di cittadinanza), gli individui sono 26.680 (-48,3%).

Delle 350mila famiglie con minori in Toscana 19mila sono in condizione di povertà assoluta. Questo è quanto evidenziato da un focus del rapporto, che sottolinea come l’incidenza della povertà sia per queste famiglie superiore di 2 punti rispetto a quella delle famiglie senza minorenni: a fronte di un’incidenza di povertà assoluta generale pari al 3,5% nel 2023, si trovano in questa condizione il 5,5% delle famiglie con minori.

Secondo quanto riportato dal comunicato della Regione il rapporto evidenzia l’importanza per queste famiglie delle misure di sostegno, la cui mancanza contribuirebbe a un aumento rilevante della percentuale, pari al 9,9%.

Facendo un focus su un ulteriore indicatore è stato registrato che la quota di famiglie con Isee sotto 6.000 euro risulta pari al 6,4% a livello regionale, con un’importante differenziazione per zone.

Una finestra sul 2024

L’indagine Irpet, svolta tra maggio e giugno 2024 su un campione di 1.650 residenti toscani, conferma i lievi miglioramenti nella percezione della propria situazione economica segnalati. La percentuale di toscani che considerano nel 2024 la propria famiglia povera o molto povera è l’11%, mentre era del 16% nel 2023. In diminuzione, dal 20% al 18%, anche la quota di quanti affermano che la propria famiglia arriva con difficoltà alla fine del mese. 

Nonostante i miglioramenti nella percezione della propria condizione economica, una quota non trascurabile di famiglie toscane (circa il 15%) ha difficoltà nel fronteggiare le spese quotidiane.