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Prato, inaugurata Casa Anna: accoglierà uomini soli ed emarginati

Nata dalla ristrutturazione di un asilo nido dismesso, la struttura è stata dedicata ad Anna Fondi

Un momento dell'inaugurazione

Prato, 25 ottobre 2021 – A Prato nasce ‘Casa Anna’, una struttura di accoglienza per uomini soli ed emarginati. La struttura che sorge in via Fiorentina è stata inaugurata stamani, è nata dalla ristrutturazione di un asilo nido dismesso ed è stata dedicata a Anna Fondi, visionaria e lungimirante assessora ai Servizi sociali del Comune degli anni ’70, che gettò le basi della rete sociale di inclusione e solidarietà a Prato.

Con l’apertura di questa nuova struttura, il Comune vuole rafforzare il sistema di accoglienza centrato su una filiera di servizi costruiti secondo i livelli di bisogno espressi dal destinatario. Lo fa attraverso strutture di proprietà comunale come ''La Ginestra'', costituita da una casa famiglia per l'accoglienza di sole donne, e di sei appartamenti dove in regime di convivenza vengono accolte famiglie, oppure strutture del privato sociale come ''Casa di accoglienza Renato'' e le strutture residenziali situate in appartamenti di privati destinati alla convivenza di nuclei familiari che hanno problematiche sociali e abitative. "Dopo l'apertura della casa Il Girasole a Iolo per donne sole o con figli e Casa Renato per uomini e donne in stato di bisogno in via Borgo Valsugana, con Casa Anna per le situazioni di grave disagio sociale ed abitativo abbiamo realizzato la quadratura del cerchio - afferma l'assessore Biancalani -. È  importante avere un luogo di riferimento e accoglienza soprattutto in questo periodo, con il freddo che sta arrivando, e il Comune vuole poter dare aiuto anche a chi vive queste gravi situazioni di necessità”.

Nessuno deve rimanere indietro - ha aggiunto il sindaco Biffoni - La città ha una rete di aiuto e accoglienza per chi è in difficoltà, un percorso per sostenere la fragilità di tante persone ed aiutarle ad uscire dal'emergenza. Soprattutto per questo ha sempre lavorato e si è sempre impegnata in prima linea Anna Fondi, una pietra miliare del welfare, che lei ha contribuito fattivamente a creare e che altri hanno implementato". Il gestore della struttura ''Casa di accoglienza Anna'', individuato attraverso una gara d'appalto dovrà affiancare il Servizio sociale professionale nella predisposizione di progetti socio educativi, finalizzati all'individuazione delle migliori strategie di intervento nei confronti degli utenti, tra cui l'accoglienza, la mediazione sociale e l'accompagnamento degli utenti verso l'autonomia e l'integrazione sociale.

I gestori del servizio sono due consorzi di cooperative sociali, consorzio CoeSo e consorzio Metropoli e le cooperative esecutrici, cooperativa Pane e Rose, Girasole, Arkè. L'investimento del Comune per adeguare la struttura, realizzare la cucina attrezzata, i bagni e l’arredamento è stato di 50mila euro. Attualmente la Casa accoglie 17 persone emarginate e senza tetto e 3 in emergenza abitativa in attesa di sistemazione. In tutto i posti disponibili sono 25. La scelta del nome, si deve alla volontà di ricordare Anna Fondi, su proposta del Gruppo Consiliare del Pd e del Coordinamento dei Genitori Democratici onlus - e il suo impegno civile e sociale in attesa di procedere all'inaugurazione formale, non essendo ancora trascorsi i 10 anni canonici dalla sua scomparsa, per l'intitolazione come prevede la normativa. Anna Fondi, nata a Prato nel 1924, è stata sempre molto legata alla città, rendendosi protagonista di grandi battaglie operaie per l'emancipazione della donna, per la libertà, l'uguaglianza e la solidarietà. Consigliera comunale e assessora ai Servizi sociali dal 1951 al 1970, si è battuta per ottenere asili nido, per inserire alunni diversamente abili nelle scuole, per assicurare l'assistenza domiciliare agli anziani.

L'intera sua vita è stata contrassegnata dall'impegno civile, sociale e politico. È stata dirigente del Pci dal 1944 e dell'Unione delle Donne Italiane. Dal 1973 quando lasciò la politica attiva, riversò tutte le sue energie nel lavoro, nella famiglia, nel sindacato pensionati, nel volontariato (Auser Filo d'argento). Nel 1998 la Provincia di Prato le assegnò il premio ''La Città delle donne''. In occasione della consegna della chiave d'oro, commossa, disse queste parole: ''Credo che insieme a me abbiate voluto premiare anche tutte le altre donne che dal dopoguerra in poi hanno lavorato e sudato per offrire una possibilità di miglioramento a tutti i cittadini. Penso alle tante donne che ho conosciuto, alcune importanti, altre no, lavoratrici, donne di famiglia, madri di figli portatori di handicap o drogati. Ognuna di loro ha lottato anche per gli altri. Vi ringrazio a nome di tutte''.

 

Maurizio Costanzo