Il gran cuore della Toscana. Parte il treno speciale con aiuti umanitari per l'Ucraina

Arriverà alla stazione polacca di Sławków il 13 aprile. Giani: “Un grande slancio di solidarietà delle nostre comunità. Toscana terra di pace e solidarietà”

Firenze, 8 aprile 2022 – Un treno merci con oltre 1.000 tonnellate di aiuti umanitari, destinazione Ucraina, è partito stasera dall'interporto di Prato. L'iniziativa, organizzata da Regione Toscana, gruppo Fs e Comune di Prato, ha come obiettivo quello di supportare la popolazione ucraina coinvolta nel conflitto con la Russia.

Il convoglio solidale, per l'occasione colorato di giallo e blu, sarà  composto da 27 vagoni. Ai 14 iniziali se ne aggiungeranno altri 11 durante la fermata a Verona. L'ultima sosta sarà a Cervignano del Friuli per raccogliere altri beni e dove si agganceranno altri due vagoni. Il treno, lungo circa 500 metri, che all'uscita dell'Italia avrà quindi 27 vagoni in tutto, attraverserà Austria e Repubblica Ceca. Destinazione finale è la stazione polacca di Sławków, tra Katowice e Cracovia. L'arrivo del treno è previsto all'alba di mercoledì 13 aprile.

Nei quattordici vagoni toscani ci sono farmaci – 18 pallet di medicinali, acquistati grazie alle donazioni ricevute sul conto corrente della Regione dedicato all'Ucraina – prodotti alimentari generici a lunga conservazione, come pasta, conserve, scatolame vario, biscotti, acqua – la maggioranza in bottigliette da mezzo litro, ideali per i razionamenti – generi per igiene intima e personale, prodotti per bambini, alimenti per animali domestici e coperte. Materiali per 500 tonnellate complessive, tutti decisi di concerto con l'ambasciata ucraina di Roma.

Alla partenza era presente il capo del Dipartimento nazionale della protezione civile Fabrizio Curcio. "Sono cinque milioni di profughi fuggiti dall'Ucraina fino ad oggi, tredici milioni di sfollati all'interno. L'Ucraina – ha detto – soffre la mancanza di beni di prima necessità: perfino l'acqua. Siamo partiti dalle loro esigenze nel comporre questo convoglio". "Un treno - aggiunge - che dimostra una grande capacità di lavoro di squadra, pubblico e privato insieme, in una regione importante come la Toscana che è punto di riferimento per la protezione civile nazionale".

"E' il più grande convoglio fino ad oggi partito, che viene incontro e soccorre il grande slancio di solidarietà delle nostre comunità e che custodisce, all'interno, il cuore di tante gente", ha dichiarato il governatore della Toscana Eugenio Giani, ricordando che in questo momento nella regione ci sono 8.280 ucraini profughi accolti, il 70 per cento ospitati in famiglia, il 43 per cento minori. "Qui in questi vagoni c'è il cuore grande della Toscana che ha risposto al grido di aiuto del popolo ucraino. È la rappresentazione di cosa siamo capaci di fare, raccogliendo in poco tempo e con un grande lavoro di squadra cinquecento tonnellate di beni ed aiuti di prima necessità". "La Toscana – conclude – sarà sempre terra di pace e solidarietà".

«Una grande prova di generosità della Toscana – il commento del sindaco di Prato Matteo Biffoni – che ha visto attivarsi il cuore dei nostri territori, a partire dal sistema di protezione civile. A Prato associazioni e cittadini, con le loro donazioni al Comitato pro emergenze. hanno permesso di contribuire all'invio di aiuti per l'emergenza ucraina». «Quello che sta accadendo in Ucraina ci fa sentire impotenti, vedere partire da Prato questo treno di solidarietà è un gesto concreto di supporto alle popolazioni martoriate dalla guerra. Ringrazio la protezione civile, Regione Toscana, Interporto e Mercitalia di Ferrovie per aver reso possibile tutto questo».

«Il primo sentimento – spiega Francesco Querci, presidente dell'Interporto della Toscana Centrale – è quello di orgoglio perché siamo riusciti ad assicurare un aiuto concreto alle persone che stanno affrontando il dramma della guerra. Poi c'è il senso di gratitudine verso tutta la comunità pratese e regionale, verso le istituzioni e verso le associazioni che hanno raccolto con entusiasmo la proposta, consentendo in pochi giorni l'allestimento e la partenza del convoglio. Infine c'è soddisfazione per come l'Interporto sia riuscito a gestire nel modo migliore questo convoglio nell'interesse della comunità, con la sensibilità verso certe tematiche che ha sempre contraddistinto la nostra struttura nei momenti più delicati di questi anni. Ancora una volta abbiamo dimostrato come il nostro terminal sia in grado di effettuare collegamenti con ogni parte d'Europa e del mondo».

L'allestimento del convoglio è stato reso possibile grazie alle donazioni, per la parte Toscana, delle Misericordie, di Anpas e della Croce Rossa italiana, oltre a Prato e gli altri Comuni della provincia, dell'Associazione «I colori della Pace» di Massa, dell'Unione dei Comuni della Lunigiana, delle Acli nazionali e di Ipsia Acli, Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Unicoop Amiatina, Fondazione Noi Legacoop Toscana, Beyfin, El.En., Citis Siena ed Archa Pisa. Per gli aspetti logistici, oltre all'Interporto di Prato e Mericitalia, del gruppo Fs, hanno contribuito di nuovo le Misericordie della Toscana, Anpas Toscana, Croce Rossa Italiana (sezione Toscana), Vab, associazione Autieri d'Italia, La Racchetta, la Città Metropolitana di Firenze e il Comune di Prato.