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"Presto la medaglia del Pegaso a Liliana Segre"

L'annuncio durante la seduta solenne del Consiglio regionale per la “Giornata della Memoria” che ha visto gli interventi di Tatiana Bucci, internata ancora bambina a Birkenau, e del rettore di Firenze, Luigi Dei

La consegna del riconoscimento a Tatiana Bucci

Firenze, 28 gennaio 2020 - Una medaglia con il Pegaso, simbolo della Regione Toscana, a Tatiana Bucci internata ancora bambina a Birkenau. E la promessa di consegnare a breve un riconoscimento analogo alla senatrice a vita Liliana Segre. Giornata di commemorazioni, oggi, nel Consiglio regionale della Toscana, per la seduta solenne in occasione della “Giornata della Memoria”.

Fra gli interventi, quello di Luigi Dei, magnifico rettore dell’Università di Firenze, che ha presentato un’ampia riflessione su “Cerio e carbonio: Primo Levi fra chimica, letteratura e memoria”. Attraverso le parole dello scrittore che fu internato ad Auschwitz dal febbraio 1944 al 27 gennaio 1945, è stata ripercorsa la lotta disperata con la fame. «Fra qualche anno – ha detto il rettore di Firenze – non avremo più, per motivi anagrafici, testimoni diretti dell’Olocausto. Per questo diventa fondamentale trovare modi nuovi di raccontare quelle storie, per non perderne la memoria».

Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, nel ringraziare gli ospiti per il loro «prezioso contributo», ha consegnato al rettore Luigi Dei una statuetta con il simbolo che adottò Cosimo I de’ Medici, il granduca cui si deve la nascita della Toscana moderna: la tartaruga, rappresentazione della prudenza, e la vela, rappresentazione del guardare avanti.

Toccante la testimonianza di Tatiana Bucci, che fu internata all’età di sei anni. «Primo Levi – ha detto – evidenzia come il primo dei problemi fosse la fame. Per me non fu così, ma ricordo che a mia madre, una notte, venne sottratto un sacchetto dove conservava un piccolo brillante e le due fette di pane della razione quotidiana. Quando si accorse del furto, pianse. Non per il brillante, ma per il pane». Tatiana Bucci ha poi ricordato quanto accaduto al cugino Sergio, che ad Amburgo restò vittima degli esperimenti dei medici che ruotavano attorno al dottor Mengele.

«Questa è l’ultima occasione della X Legislatura per celebrare insieme il Giorno della Memoria – ha spiegato il presidente dell’assemblea toscana, Eugenio Giani -. In questi anni la Regione si è impegnata a tenere alto il ricordo, ora attraverso il Treno della Memoria, ora attraverso meeting e incontri che coinvolgono soprattutto le giovani generazioni. Il nostro futuro ha bisogno di soggetti attivi, per allontanare le discriminazioni e lavorare per la pace».

 Anche la vicepresidente della giunta regionale, Monica Barni, si è soffermata sull’«importanza fondamentale della pratica della memoria, che anche oggi rappresenta una sfida da vincere. Il razzismo – ha detto - si presenta diversamente rispetto al passato, ma è oggi un fenomeno che ha un potenziale enorme di diffusione, nella cassa di risonanza dei social network e nelle piaghe e nelle pieghe di un disagio, che è tornato ad affollare i cieli d’Europa. Per combattere le forme di indifferenza e di pregiudizio verso l’alterità occorre un grande impegno di informazione e sensibilizzazione, da parte della scuola e dell’intera società».

Lisa Ciardi