Firenze, 30 gennaio 2020 – Il secondo semestre del 2019 per il mercato immobiliare in Toscana si chiude con un bilancio tutto sommato positivo. Secondo l’osservatorio di immobiliare.it il prezzo medio richiesto per le abitazioni in vendita, rispetto al giugno 2019, è rimasto pressocché invariato (+0,5%), mentre per i canoni di locazione è stato registrato un incremento del 2,3%. Per acquistare una casa in Toscana, secondo la rilevazione dello scorso dicembre, servono in media 2.440 euro al metro quadro, mentre per l’affitto la cifra richiesta è di 10,69 euro/mq.
Ma la situazione nelle città toscane non è altrettanto stabile e compaiono le prime oscillazioni negative, in particolare nel comparto delle compravendite. Alla fine del secondo semestre sono ben sette le città a segno meno, anche se nella maggior parte dei casi si registrano flessioni minime e inferiori al mezzo punto percentuale; il calo maggiore si vede invece a Massa (-1,5%), mentre sono in crescita i costi delle abitazioni a Prato (+3,6%) e Firenze (+2,6%).
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Quest’ultima è la città più cara della regione con 3.856 euro/mq, seguita da Siena, dove la richiesta di chi vende casa è arrivata a 3.106 euro/mq. La più economica è invece Arezzo con 1.678 euro/mq.
Guardando agli affitti, invece, si nota una sola città con canoni in calo rispetto a giugno 2019: si tratta di Livorno che dopo il -1,1% nell’ultimo semestre vede la richiesta dei locatori scendere a 9,04 euro/mq.
Servono oltre 6 euro/mq in più a Firenze (15,77 euro/mq), la città più cara della regione su questo fronte dopo il +4,2% registrato. Oltre al capoluogo di regione superano i 10 euro/mq anche Pisa (10,54 euro/mq), Siena (11,27 euro/mq) e Prato (11,02 euro/mq). Quest’ultima è la città con il maggiore incremento dei canoni di locazione negli ultimi sei mesi con un +6,7%. Momento positivo anche per Carrara (+4,7%), Massa (+3,4%) e Pistoia (+2,6%).