ANGELA BALDI
Cronaca

«Prima della stazione alta velocità, treni puntuali». I pendolari tra disagi e vere priorità

Il portavoce del Comitato aretino: «Inutile pensare ad opere avveniristiche come Medioetruria, quando ogni giorno siamo alle prese con guasti, problemi sulla linea e ritardi clamorosi dei treni»

pendolari

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Arezzo, 18 gennaio 2025 – E’ «Inutile pensare ad opere avveniristiche come la stazione alta velocità, quando ogni giorno siamo alle prese con guasti, problemi sulla linea e ritardi clamorosi dei treni». È la posizione del Comitato pendolari aretini che per voce del suo referente Dimitri Abbado mette in luce tutte le clamorose problematiche che deve affrontare quotidianamente chi per studio o lavoro è costretto a spostarsi sui treni. Il Comitato era presente giovedì al doppio Consiglio Provinciale e Comunale di Arezzo aperto alla cittadinanza in merito alla localizzazione della nuova stazione ferroviaria Medioetruria.

«Come pendolari non siamo contrari alla stazione alta velocità in maniera aprioristica – spiega il referente - ma la situazione è un totale disastro. Anche oggi (ieri) abbiamo viaggiato con mezz’ora di ritardo, succede tutti i giorni. Per questo più che la stazione alta velocità occorre pensare alle priorità infrastrutturali. È come parlare di fare la veranda accanto a casa mentre l’acqua entra dal tetto quando piove».

Il timore dei pendolari è che la situazione possa addirittura peggiorare. «Si è parlato dei tempi di percorrenza Roma-Milano, ma la nostra città di riferimento per gli spostamenti è Firenze – continua il Comitato – da capire quali sarebbero le conseguenze se facciamo una stazione alta velocità a Rigutino. Aumenteranno i treni? Probabilmente sì. E questo significa che peggioreranno le condizioni di viaggio dei pendolari aretini? Probabilmente sì. Sarebbe inaccettabile. Se uno fa una infrastruttura idraulica non può farla se riduce il rischio idraulico per se stesso ma lo aumenta per gli altri. Stessa cosa vale per il trasporto, non si può fare un’infrastruttura che migliora il trasporto per qualcuno ma lo peggiora per i pendolari aretini. Quello che chiediamo è di valutare bene le conseguenze, perché a noi non serve una stazione alta velocità, soprattutto se in più va a peggiorare la situazione che già è assolutamente drammatica, non siamo d’accordo».

I pendolari indicano priorità e interventi necessari per diminuire i continui ritardi. «Perché non facciamo uno studio sulle criticità regionali? Il problema più grande è il raddoppio della galleria San Donato. Il primo investimento se parliamo di spendere centinaia di milioni di euro dovrebbe essere quello, il raddoppio del San Donato è prioritario se parliamo di migliorare fruibilità dei treni e alta velocità».