ELETTRA GULLE'
Cronaca

Processionaria, minaccia primaverile. Come riconoscerla, i rischi per l’uomo e per gli animali

L’esperto Giuseppe Fabrizio Turrisi, curatore di Entomologia del Museo della Specola di Firenze: “Un contatto accidentale, ad esempio da parte di un cane o un bambino che poi si sfrega gli occhi, può provocare dermatiti pericolose e reazioni allergiche gravi”

Occhi aperti in parchi e giardini. Scatta l’incubo processionaria (Foto di repertorio)

Occhi aperti in parchi e giardini. Scatta l’incubo processionaria (Foto di repertorio)

Firenze, 27 marzo 2025 – Con l'arrivo della primavera, oltre ai primi caldi e alle giornate luminose, si ripresenta anche un'insidia spesso sottovalutata: la processionaria. Questo insetto, apparentemente innocuo, è invece una minaccia concreta per l'uomo e gli animali domestici. Ecco cosa c'è da sapere per riconoscerla, evitarne i rischi e intervenire correttamente in caso di contatto.

Giuseppe Fabrizio Turrisi, curatore di Entomologia del Museo della Specola, ci spiega che la processionaria è la larva di un lepidottero, la cui specie più comune è quella che si sviluppa sui pini.

“Le uova vengono deposte una accanto all'altra, simili a una collanina di perle. Da queste uova nascono le larve, che si sviluppano per mesi, svernano, e formano un nido o un involucro di colonie, che può contenere decine e decine di larve. Una volta raggiunta la maturità a marzo, le larve scendono lungo il tronco del pino ‘in processione’, aspetto da cui deriva il nome caratteristico", spiega Turrisi. "In questo modo, percorrono il tronco come vagoni di un treno e continuano il loro cammino sul suolo, talvolta percorrendo decine di metri per disperdersi nel territorio. Lo scopo di questo movimento è diffondere le larve nel territorio, dove scavano piccoli buchi nel suolo per completare lo sviluppo sotterraneo e diventare adulti”.

Il problema è che “le larve sono ricoperte da peli ispidi che, se dispersi, possono causare dermatiti. Questi peli contengono sostanze pericolose, soprattutto per le mucose oculari. Un contatto accidentale, ad esempio da parte di un cane o un bambino che poi si sfrega gli occhi, può provocare dermatiti pericolose e reazioni allergiche gravi”.

Dove si possono trovare

A marzo, le larve si trovano in gran numero dove ci sono i pini, che sono cresciuti rapidamente e si adattano a qualsiasi terreno. Il pino è ormai un elemento architettonico delle città, ma “l’uomo ha piantato pini anche dove non erano presenti naturalmente”. Spiega lo studioso: “Una pineta naturale ha un suo valore ecologico, mentre le pinete artificiali non hanno predatori naturali per contenere la proliferazione della processionaria, che diventa dunque una specie infestante”. Nei parchi urbani, è necessario un intervento tempestivo per rimuovere i nidi. Negli ambienti naturali, invece, va favorita la rinascita del bosco, evitando la piantagione indiscriminata di pini. I pini piantati lungo le strade sono particolarmente favorevoli per le processionarie. Per questo bisogna fare molta attenzione.

Dove si trova

In Toscana, la processionaria è particolarmente diffusa nelle aree collinari e nelle pinete costiere, ma può essere presente anche nei parchi urbani e nei giardini privati. Gli alberi più a rischio sono quelli esposti al sole, dove le larve trovano le condizioni ideali per svilupparsi.

I rischi per persone e animali

Il pericolo maggiore deriva dai peli urticanti che ricoprono il corpo delle larve. Questi peli, sottilissimi e invisibili a occhio nudo, si disperdono facilmente nell'aria e possono provocare irritazioni cutanee, problemi respiratori e reazioni allergiche. I sintomi più comuni sono arrossamenti, prurito e, nei casi più gravi, dermatiti estese o congiuntiviti. Per i cani, il rischio è ancora più alto: se entrano in contatto con la processionaria, possono subire gravi lesioni alla lingua e alla bocca, con la possibilità di necrosi dei tessuti.

Come comportarsi in caso di contatto

Se si entra in contatto con la processionaria, è importante agire tempestivamente. Per le persone, il primo passo è lavare accuratamente la zona colpita con acqua e sapone, evitando di grattarsi per non diffondere i peli urticanti. In caso di reazioni più intense, è consigliabile consultare il medico. Per i cani, se si nota salivazione eccessiva, gonfiore alla bocca o segni di dolore, è fondamentale recarsi subito dal veterinario: un intervento tempestivo può fare la differenza.

Prevenzione e segnalazioni

Per ridurre il rischio di infestazioni, è importante monitorare gli alberi a rischio e segnalare eventuali nidi alle autorità competenti. I nidi vanno rimossi da personale specializzato, poiché manipolarli senza le dovute precauzioni può essere pericoloso. In caso di passeggiate in zone boschive o parchi, è sempre bene tenere i cani al guinzaglio ed evitare di toccare rami o tronchi con nidi visibili. La prevenzione è la chiave per godersi la natura senza rischi, soprattutto nei mesi primaverili.