Firenze, 5 novembre 2024 - Per la prima volta uno studio italiano vince il “Professional Award of Excellence” assegnato dalla American Society of Landscape Architects (Asla). A raggiungere il prestigioso traguardo, lo studio fiorentino Bellesi Giuntoli, specializzato in architettura del paesaggio e design urbano. I professionisti hanno vinto, in particolare, nella categoria “Analysis and Planning”, affiancando così il nome di Bellesi Giuntoli ad alcuni dei più importanti studi del mondo come Sasaki, Turenscape, Olin e Studio Mla, anch’essi premiati nel 2024.
A essere premiato è stato il progetto “A Green Ring for the Ancient city of Pompeii”, ovvero l’intervento promosso dal Ministero della Cultura e il Parco Archeologico di Pompei. Progettato dallo Studio Bellesi Giuntoli, è stato cofinanziato da fondi Pnrr Ministero della Cultura, con un impegno complessivo di circa 8 milioni di euro di cui 3,4 destinati alla realizzazione del primo lotto, attualmente in corso. Il progetto, coordinato appunto dal paesaggista Alberto Giuntoli, ha come coprogettista l’architetto Lorenzo Pacini e ha visto la collaborazione dei paesaggisti, architetti paesaggisti ed agronomi: Silvia Bellesi, Lorenzo Casulli, Martina Simeone, Fabio Villasanta e Milena Meniconi dello Studio Bellesi Giuntoli. Inoltre, i progettisti si sono avvalsi della consulenza del professore e ingegnere Alessandro Marradi dell’Università di Firenze per la viabilità e i nuovi percorsi, suddivisi in circa 3 km di strada carrabile e 1 km di percorsi pedonali. Infine la tematica dell’accessibilità ha coinvolto Giovanni Minucci, pedagogista e coordinatore della Cooperativa il Tulipano. Il responsabile unico del procedimento per il Parco Archeologico di Pompei è stato l’architetto Paolo Mighetto, coadiuvato dal dottor Maurizio Bartolini.
«Lavorare a Pompei ci ha fatto riflettere sulle similitudini tra la città antica, quella attuale e quella del futuro - ha commentato Alberto Giuntoli -. Il nostro progetto premiato da Asla ha cercato di riunire queste visioni con grande attenzione alla sostenibilità, alla conservazione dei valori culturali, alla fruibilità e accessibilità per tutti. Credo che sia per questo motivo che siamo stati premiati». «La grande opportunità di lavorare per il parco archeologico di Pompei ci ha permesso di considerare il paesaggio in una visione spaziale, oltre che temporale, molto ampia – ha proseguito Silvia Bellesi -. Le testimonianze archeologiche da tutelare sono integrate in un contesto paesaggistico di grande valore che ci ha guidato nello studio delle aree, dei materiali e della vegetazione nel rispetto delle varie necessità dei visitatori».
Lisa Ciardi