«Pronto soccorso di Arezzo in ginocchio, a rischio persino l’operatività del reparto»

Nursind: «Venerdì mancavano 17 infermieri, non si può andare avanti così»

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Arezzo, 10 settembre 2024 – Una situazione così grave, al pronto soccorso dell’ospedale di Arezzo, non si era mai verificata: nella giornata di venerdì tra ferie, malattie e permessi in reparto sono mancati ben 17 infermieri su 57 previsti. Una contrazione così importante che ha rischiato di mettere in difficoltà la stessa operatività del reparto e che ha comportato il fatto che la programmazione del lavoro infermieristico avverrà giorno per giorno, senza il consueto anticipo.

A denunciare con preoccupazione quanto avvenuto nel nosocomio aretino è il sindacato NurSind, che sottolinea ancora una volta come la cronica mancanza di personale porti a ricadute pesanti non solo per gli operatori sanitari, ma anche per la popolazione. “Quello che si è verificato venerdì scorso - spiega il coordinatore territoriale Claudio Cullurà - è l’ennesima riprova di quanto ripetiamo ormai da troppo tempo. Non è possibile pensare di affrontare un autunno e un inverno con questa carenza di personale: la mancanza di infermieri è così grave che non rappresenta più solo un legittimo problema per la categoria, costretta a turni massacranti, rientri nei giorni liberi, pronte disponibilità, ma si configura come un pericoloso disservizio nei confronti della popolazione”.

Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche la soluzione è solo una: assumere. “Questi problemi - conclude Cullurà - non hanno altri modi per essere risolti. L’Asl deve prendere atto del problema e porre in atto soluzioni urgenti. Non si può continuare a contare solo sulla buona volontà del personale: gli infermieri devono poter fruire delle ferie e hanno il diritto di ammalarsi senza il timore di pesanti ricadute sul lavoro dei colleghi che ‘resistono’ in reparto. Il rischio è che quanto accaduto venerdì non rappresenti un caso, ma si configuri solo come il primo episodio di una lunga serie”.