ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Protesta nel Chianti per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici

Cgil, Cisl e Uil hanno usato le facciate dei Comuni chiantigiani per proiettare un messaggio per riaprire la trattativa

Protesta metalmeccanici

Protesta metalmeccanici

Firenze, 11 marzo 2025 – Arriva anche in Chianti la protesta per il rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici. A novembre scorso si è rotto il tavolo di confronto con Federmeccanica e Assistal, una trattativa che nel merito, dicono i sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil, e Uilm-Uil «non è partita perché non abbiamo ricevuto risposte diverse da secchi “no” alle richieste contenute dalla piattaforma unitaria, presentata e votata in tutti i luoghi di lavoro e che, al livello nazionale, ha ottenuto un consenso superiore al 98%». Le tre forze sindacali sottolineano di voler «affrontare seriamente una discussione sulle basi di rivendicazioni che riguardano l'aumento del salario, il contrasto alla precarietà, la riduzione dell'orario di lavoro, l'estensione dei diritti e della sicurezza per tutte le lavoratrici e i lavoratori, inclusi quelli degli appalti». Finora sono state effettuate 16 ore di sciopero, ulteriori 8 saranno fatte il 26 marzo. «Queste iniziative di sciopero – continuano - sono una prima risposta al sistema delle imprese metalmeccaniche rispetto alla ‘contropiattaforma’ da loro presentata e alla mancata disponibilità a discutere le richieste sindacali». Per far conoscere «le nostre ragioni al di fuori delle aziende abbiamo chiesto ai sindaci della provincia di esprimere solidarietà alla nostra causa attraverso la possibilità di proiettare sulla facciata del Palazzo Comunale la scritta “Vogliamo il rinnovo del contratto nazionale». Così ieri «abbiamo proiettato il nostro slogan sulle facciate dei comuni di Barberino Tavarnelle, San Casciano, Greve in Chianti e Impruneta».

Andrea Settefonti