
L'esterno della chiesa (Marco Mori / New Press Photo)
Firenze, 7 luglio 2018 - Non si fanno problemi neppure ad urinare sul sagrato della chiesa. Un gruppetto di polacchi fa da troppo tempo ‘i propri comodi’ in via Reims. E i cittadini sono esasperati. “Sono alcuni anni che questi perdigiorno hanno eletto a loro dimora queste strade – accusano i cittadini -. Prima, erano fissi sulle panchine di via Fez. Qui dormivano, ‘cucinavano’ scavando buchette ancora visibili nel terreno e servendosi di alcol e pezzi di cotone, e manco a dirlo facevano i bisogni nelle vicine siepi”.
Da quando il Comune ha installato le telecamere, il gruppetto di cinque-sei polacchi si è spostato di pochi metri, nel giardinetto di fronte al circolo Reims. Ecco che tra i cespugli compaiono i sacchi con le loro povere cose, un calzino messo a stendere e i resti dei pasti. “Sono ubriachi da mattina a sera – accusa Paolo, un residente -. Lasciano sporco ovunque e fanno i loro bisogni dappertutto. Qua un tempo c’erano diverse siepi. Ma grazie a questi personaggi, stanno tutte sparendo. Il Comune preferisce tagliarle piuttosto che risolvere il problema alla radice”. Per la notte, il gruppetto si trasferisce poi sotto la tettoia della chiesa del Corpus Domini.
“Si accampanano tutte le sere. E la mattina intorno alle 8 mi tocca svegliarli”, scuote la testa don Antonio. Lo incontriamo mentre una ditta delle pulizie è al lavoro per restituire decoro al luogo. “Sono stato costretto a richiedere pulizie straordinarie, perché non vi sto a raccontare come fosse ridotto lo spazio – sospira il parroco -. Ho dovuto perfino tagliare la siepe sotto la Croce, perché l’avevano ridotta ad un immondezzaio”.
Una volta, racconta il prete, sono stati multati per 160 euro. “Figuriamoci se pagano la multa – sbottano i cittadini -. Quella la paghiamo noi se non raccattiamo gli escrementi dei nostri cani. Loro, invece, possono far tutto”. “A causa del degrado, alcuni genitori non portavano manco più i loro figli a catechismo”, aggiunge don Antonio. “Una situazione che conosciamo bene – allarga le braccia il presidente del quartiere 3, Alfredo Esposito -. Stiamo facendo il possibile con gli strumenti a disposizione, ma per ora senza risultato. Più volte questi senzatetto sono stati avvicinati dai servizi sociali, ma rifiutano l’accoglienza nelle strutture. Abbiamo anche portato via le loro cose, ma poi si ripresentano, puntuali. Cercheremo di posizionare altre telecamere per spingerli ad andar via”.