Arezzo, 30 gennaio 2025 – Provincia e Comune: fisicamente vicini, sideralmente lontani in termini di relazioni sindacali Palazzi della Provincia e del Comune di Arezzo: pochi metri di distanza fisica, chilometri in fatto di relazioni sindacali. “Da una parte – ricorda la Fp Cgil – decreti sul personale e mancato rispetto degli accordi, tanto da costringere la Rsu a ravvisare un comportamento antisindacale da parte del Presidente Polcri e di minacciare una denuncia al giudice del lavoro. Dall’altra parte della piazza, buone relazioni tra le parti, contratti e accordi decentrati”. Per Giacomo Nebbiai, dirigente Fp Cgil e coordinatore della RSU del Comune di Arezzo, questa differenza di atteggiamento è incomprensibile e quello del Comune di Arezzo conferma che “se da parte della politica c’è la ricerca del dialogo e la volontà di giungere ad accordi, le relazioni sindacali possono essere ottime”. Continua Nebbiai: “Al Comune di Arezzo, dopo la stagione degli atti unilaterali dell'epoca Fanfani, abbiamo recuperato relazioni sindacali importanti. Già con la Giunta Ghinelli 1 siamo riusciti a recuperare un rapporto che ci ha portato a sottoscrivere contratti decentrati. Ma il vero salto di qualità lo abbiamo fatto con la giunta Ghinelli 2, con la nomina ad assessore al personale della nostra ex collega Giovanna Carlettini, che a prescindere dalle idee politiche e dalla distanza - che almeno potenzialmente intercorre - tra il nostro sindacato e il partito dell’assessora, è riuscita ad interpretare al meglio il suo ruolo, anche attraverso una ricerca costante di dialogo con la RSU (dove noi Cgil siamo maggioranza assoluta) e con le sigle sindacali. Il merito è anche sicuramente nostro, che non abbiamo avuto un atteggiamento pregiudizialmente ideologico nei suoi confronti, e di una delegazione di parte pubblica competente e predisposta al dialogo; in definitiva si è creata un'ottima sinergia che stride con i pessimi rapporti sindacali che ci sono dall'altra parte di Piazza della libertà”. Rapporti sindacali che al Comune di Arezzo hanno prodotto risultati importanti: nel contratto 2023 ben 150 progressioni economiche, nel 2024 altre 120. In entrambi gli anni comunque il numero massimo consentito dalle norme. “Anche nel 2025 – conclude Nebbiai - la prospettiva è di mantenere quel livello numerico. Inoltre nei primi mesi dell'anno ci siamo riproposti di partire anche con le progressioni verticali, per dare soddisfazione a tanti colleghi che aspettano da anni di essere valorizzati. E il Comune di Arezzo si è impegnato a mettere tutte le risorse possibili disponibili dal bilancio per centrare questo obiettivo”.
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