Firenze, 24 novembre 2023 – Alzare la testa al cielo e gridarlo a squarciagola. Come se anche l’ultima stella, l’ultimo riflesso di Giulia Cecchettin e delle altre 104 donne uccise da compagni, mariti, ex fidanzati dall’inizio dell’anno, dovessero sentirlo.
Quel no alla violenza dovrà far tremare il cielo di Firenze ed essere un ‘minuto di rumore’ più forte della paura. A scandirlo, sabato alle 12.30, sarà il rintocco della Martinella, la campana di Palazzo Vecchio che l’11 agosto 1944 fece scoccare la rivolta popolare contro i nazifascisti. Quel battito di ribellione aprirà l’iniziativa di Qn, La Nazione, Il Resto del Carlino e Il Giorno, lanciata dall’editoriale della direttrice Agnese Pini.
L’obiettivo: scendere nel ventre materno di Firenze, piazza della Signoria, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e gridare alto il no alla strage. "Metterci ciascuno di noi il proprio corpo – è l’invito lanciato da Agnese Pini – e la propria voce".
Il puzzle di quel cambiamento si sta già componendo di centinaia di tessere. Fra le adesioni in prima linea c’è quella del Comune di Firenze con il sindaco Dario Nardella, l’assessora al Welfare, Sara Funaro, la giunta e i consiglieri di maggioranza e opposizione. Così l’assessora alla Sicurezza, Benedetta Albanese: "Serve un moto collettivo che faccia fare a tutte e tuti uno scatto in avanti di civiltà, dobbiamo crescere come comunità perché questa piaga si sconfigge uniti".
Tanti i volti noti, dal mondo dello sport a quello dello spettacolo, che hanno già dato la loro adesione. Anche LegaCoop ha subito detto sì. Tra le adesioni si contano già la regista Cinzia Th Torrini, la giornalista di Sky Tg24 Monica Peruzzi che leggerà un monologo, la campionessa di volley Veronica Angeloni, la cantante Sara Grimaldi, corista di Zucchero, l’attrice Annamaria Malipiero, la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, l’attrice Maria Cassi e la maestra Gianna Fratta, direttrice d’orchestra, Grazia Biondi attivista e già vittima di violenza, Cristiana Buonamano.
Ma anche il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il generale dei carabinieri Antonio Vitagliano, il chitarrista dei Negrita, Enrico Salvi. Fra le adesioni quella del comico toscano, Lorenzo Baglioni: " Non sarò fisicamente, ma sarò con voi con il cuore. Ho trovato il video in cui si poteva ascoltare un messaggio audio di Giulia Cecchettin inviato alle sue amiche. Le sue parole? ‘Vorrei non avere più contatti con lui, ma non so come farlo perché mi sento in colpa’". La sua reazione: "Sono rimasto pietrificato, per qualche minuto. Non possiamo farci sfuggire l’occasione di far diventare questo dolore straziante un propellente per cambiare le cose".
Non mancherà la rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci. "Che sia un minuto di silenzio o di rumore – spiega – ogni gesto che sostiene e rilancia il messaggio è fondamentale". In piazza anche Pacifico, Gino ed Edoardo Acciarino in arte ‘I Gemelli di Guidonia’ con al loro fianco, il direttore marketing della Nazionale Italiana Cantanti, Pieraldo Biagi. Proprio Gino lancia l’appello.
"È il momento per ogni artista di fare la sua parte: non riusciamo a capire cosa scatti nella testa di una persona e siamo veramente colpiti da quanto accaduto". L’invito è a indossare qualcosa di rosso e stringere qualcosa che faccia rumore. Dritto al cielo, alle orecchie di Giulia. Di tutti.