MONICA PIERACCINI
Cronaca

Quando un rapporto diventa tossico: “Ecco i segnali da non sottovalutare”

Parla lo psicoterapeuta, autore e divulgatore Massimo Giusti. Mania di controllo, repentini cambiamenti d’umore, sensi di colpa: a cosa fare attenzione

La manifestazione a Firenze per Giulia Cecchettin

La manifestazione a Firenze per Giulia Cecchettin

Firenze, 23 novembre 2023 - L'amore non uccide, l'amore fiorisce. L'amore non riempie un vuoto, aggiunge a ciò che è pieno. L'amore non è costrizione, è libertà. L'amore non è accondiscendenza, è motivazione. L'amore non è paura, è amore. E' questo che lo psicologo, psicoterapeuta, autore e divulgatore Massimo Giusti ripete ai suoi pazienti durante i corsi che tiene sui rapporti 'tossici'. Affermazioni quali “Non ho altri che te”, “Sono disperato, non lasciarmi”, “No, tu non esci con le tue amiche”, ma anche i comportamenti “controllanti”, i cambiamenti repentini di umore, la svalutazione dell'altro sono tutti campanelli di allarme da non sottovalutare.

Lo psicoterapeuta Massimo Giusti
Lo psicoterapeuta Massimo Giusti

Come si riconosce un rapporto tossico?

“Prima di tutto è fondamentale essere consapevoli di cos'è una relazione d'amore. Non è colmare un vuoto, non è il sostituto della solitudine, ma è qualcosa che aggiunge alla tua vita e ti permette di essere la versione migliore di te stesso. Questa è la cornice di riferimento all'interno della quale ognuno deve muoversi. Poi ci sono dei segnali che vanno colti”.

Quali sono?

“Se la persona con cui stai diventa controllante, vuole sapere con chi esci, con chi vai, ti pone dei limiti, c’è qualcosa che non va. Se la svalutazione, il farti sentire in colpa, lo sminuirti diventano sistematici questo deve far scattare un campanello di allarme. Continuare a stare accanto a chi ti dice “se mi lasci anche te non ho nessuno”, non è bontà né altruismo, ma anzi potrebbe aggravare la sua patologia. Perché i casi sono due: o è malato e quindi deve andare dallo psicologo, e non dalla sua ex ragazza per pregarla a stare con lui, o perché ha uno scopo manipolativo, per stimolare l'accudimento nei suoi confronti, così lei sta con lui e non con qualcun altro. Un altro campanello di allarme sono i cambiamenti repentini di umore”.

Per esempio?

“Vengo da te facendo ‘il cagnolino’ perché spero che ti avvicini di nuovo, ma vedendo resistenza da parte tua divento aggressivo, oppure faccio il contrario. Mi arrabbio e improvvisamente torno docile. Questi cambiamenti repentini di umore non fanno parte della naturalità, della spontaneità delle nostre emozioni. Significa recitare una parte, manipolare, o che c’è una patologia psicologica importante perché l’emotività è più lenta nelle sue transizioni”.

Cosa pensa dell'ex che chiede l'incontro chiarificatore”?

“Prima di andare a un incontro chiarificatore bisognerebbe porsi la domanda: per chiarire cosa? Se una persona lascia un'altra perché non la ama più, cosa c'è da chiarire di più? Ci sarà una sofferenza iniziale, ma poi ognuno prende la sua strada. La persona portata ad andarci non sa riconoscere l'intento manipolatorio di questa richiesta”.

C'è un tratto comune che lega gli uomini colpevoli di femminicidio?

“Sono persone emotivamente immature. Non riescono a tollerare la loro sofferenza. Tanto che statisticamente sono state individuate delle fasce temporali in cui la probabilità del femminicidio aumenta e queste coincidono generalmente con il momento della separazione, quando il partner si ritrova solo. Fanno eccezione gli alcolisti e chi abusa di sostanze. Solitamente sono persone che hanno una competenza emotiva, ma hanno una dipendenza che modifica il loro comportamento”.