
Immagine di una battaglia
Firenze, 1 luglio 2021 - C'è un aspetto poco conosciuto di Dante: di lui si ricorda soprattutto la sua vena poetica che ha dato vita a opere straordinarie della letteratura italiana, come la Divina Commedia. Ma poco si sa che il Sommo Poeta, come ogni uomo medioevale, è andato anche in battaglia. E non ha partecipato solo a quella di Campaldino, e leggendo attentamente la Divina Commedia si apprende chiaramente che Dante Alighieri ha affrontato anche altre battaglie nel corso della sua vita. E proprio nell’ambito delle iniziative per il 700 esimo Anniversario della Morte di Dante Alighieri, il presidente del Consiglio comunale Luca Milani promuove il convegno “Con l’Acciaio e con la Piuma. Le Battaglie di Dante” che si terrà martedì 6 luglio alle 17,30 nella Sala D’Arme di Palazzo Vecchio. “Una giornata per studiare le battaglie a cui prese parte Dante. Battaglie – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – che partono da quella famosa di Campaldino. Leggendo attentamente la Divina Commedia si capisce però che Dante ha affrontato anche altre battaglie, se vogliamo più importanti, e che sono quelle sul senso della giustizia e sul senso della vita. Sarà un approfondimento interessante – prosegue Milani – all’interno degli eventi promossi per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante ed al quale parteciperanno anche i sindaci dei Comuni che confinano con la piana di Campaldino: avremo quindi il sindaco di Pratovecchio-Stia, il sindaco di Poppi ed il sindaco di Castel San Niccolò. Promosso dal Consiglio comunale di Firenze, in apertura del convegno – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – premieremo i Lyons Club Firenze per il restauro della statua di Dante in piazza Santa Croce. Nel 2021 ci sono due ricorrenze significative per la nostra città: la fine del periodo di Firenze Capitale d’Italia ed i 700 anni dalla morte di Dante. Quella statua rimette insieme i due eventi. All’evento “Con l’Acciaio e con la Piuma. Le Battaglie di Dante” parteciperà lo storico militare, Colonnello Antonino Zarcone, già capo dell’ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, la presidente della sezione letteratura del Lyceum Club Annalisa Adami ed il professor Leonardo Scatarzi del Military Historical Center. Si sa per certo che Dante ha combattuto la battaglia di Campaldino, che si combatté l'11 giugno 1289 fra i guelfi, prevalentemente fiorentini, e i ghibellini, prevalentemente aretini. Alla quale parteciparono, tra gli altri, oltre a Dante anche Cecco Angiolieri. La vittoria dei guelfi, dovuta soprattutto al ruolo di Corso Donati, costituì un evento chiave nel processo di progressiva affermazione dell'egemonia di Firenze sulla Toscana. La battaglia di Campaldino si è trasformata presto da fatto storico a luogo letterario e artistico. Chi stendeva le cronache nell'epoca contemporanea e subito successiva alla battaglia ne parlò diffusamente. La tradizione popolare avvolse questi eventi di un alone romantico e leggendario. Dante partecipò personalmente alla battaglia fra i Feditori di Vieri dei Cerchi, diede il suo contributo riportando parte della sua esperienza nella Divina Commedia nel V canto del Purgatorio. Il luogo della battaglia è ricordato da un monumento, detto "Colonna di Dante". Fu l'ultima grande battaglia che vide protagonisti i cittadini al posto dei mercenari stranieri guidati dai Capitani di ventura.
Maurizio Costanzo