Firenze, 24 marzo 2016 - Un dolore immenso. I familiari e gli amici salutano Valentina Gallo, la ventiduenne fiorentina morta domenica scorsa nell'incidente a Tarragona, in Spagna.
La camera ardente è stata aperta poco prima delle 14, quando la salma è arrivata da Pisa, e subito è iniziato il lento pellegrinaggio di parenti e amici nella chiesa di San Martino a Montughi davanti al parco del museo del museo Stibbert.
Sulla bara di legno chiaro c'è un cuore di rose rosse. Un segno dell'amore dei genitori, Giuliana e Gerardo e del fratello, Alessio. All'entrata dell'antica chiesa, il babbo di Valentina racconta, probabilmente per l'ennesima volta, 'il destino' terribile che ha colpito la 22enne: "troppi pochi i suoi anni", dice un amico.
"Le avevamo chiesto di non andare a quella festa: noi saremmo arrivati alle 13 a Barcellona", dice l'uomo. "Lei ci aveva rassicurato dicendoci che sarebbe stata ad aspettarci", continua ricordando l'aiuto avuto da una persona, una giornalista spagnola conosciuta per caso sull'aereo che li portava in Spagna. Discutevano tra loro della notizia dell'incidente e del fatto che la figlia non li avesse ancora chiamati, del dolore appena capito che non era tra i feriti. Lo sguardo ogni tanto si volge verso l'interno, verso la bara. Nelle prime file ci sono la moglie e Alessio con accanto la fidanzata. Qualche parente. La gente entra, li saluta, tutti pregano davanti alla bara. Pochi riescono a trattenere le lacrime. Domani, alle 11.30, la cerimonia funebre nella parrocchia del Sacro Cuore al Romito, celebrata dal suo parroco don Paolo Capecchi.