Venturina Terme (Livorno), 25 gennaio 2022 - «Sei un ebreo di m...". È una coltellata al cuore. E’ peggio di un pugno, di uno schiaffo. È una frase urlata da due ragazzine quindicenni a un ragazzo di dodici, ebreo, al parco dell’Altobelli di Venturina. È accaduto domenica pomeriggio, alla vigilia della settimana durante la quale si celebra la Giornata della Memoria. A due passi da dove è avvenuto l’episodio, bambini delle elementari stanno studiando il “Diario“ di Anna Frank. Sono le 18. Il dodicenne esce di casa e si dirige al parco per incontrare un suo compagno di classe. Quando arriva, l’amico è in compagnia di altri ragazzi, fra questi due ragazze quindicenni che frequentano le superiori a Piombino. Il dodicenne, che frequenta la seconda media Carducci a Venturina Terme, saluta il gruppo. A quel punto una ragazza gli dice di non parlare, perché la sua voce le dà noia. Il ragazzino le risponde di no e subito dopo accade ciò che sinceramente nessuno si sarebbe mai aspettato. "Le due iniziano a insultarlo, “ebreo di m., devi morire nel forno“. Poi iniziano a sputargli contro, a dargli calci, botte sulla testa – ci racconta il padre del ragazzino ancora sconvolto – All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio. Non abbiamo dormito, non riesco a darmi una spiegazione a questo gesto. Non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile".
Il padre racconta di altri episodi, certo meno gravi, ma comunque da condannare, che erano accaduti anni fa quando il ragazzo frequentava la scuola elementare. «Avevo trovato sui messaggi che si scambiavano con i ragazzi un disegno con una svastica e un paio di scarpe con scritto dal 39 al 42. In quell’occasione avevo informato i genitori, avevo fatto presente la gravità del gesto. Ma questa volta non mi fermo. Ho già parlato con la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati, con la dirigente scolastica Maria Elena Frongillo, ho informato la Comunità ebraica di Firenze che informerà quella di Livorno. E oggi farò la denuncia alle forze dell’ordine. Non ci si può voltare da un’altra parte, questi episodi vanno condannati e denunciati. Non si può scherzare con una cosa così tragica. Forse anche i genitori devono comprendere cosa è stato fatto da queste due ragazzine".