
Bullismo
Firenze, 15 marzo 2022 - La notizia piomba con una nota del procuratore capo per i minorenni Antonio Sangermano, stringata, ma sconvolgente nella sua drammatica crudezza: due ragazzi di 15 anni indagati per averpreso a calci e a cazzotti nella pancia un compagno di scuola che di anni ne ha solo 12. Peggio: per averlo colpito deliberatamente all’addome, senza preoccuparsi dell’operazione che il 12enne ha subìto poco tempo fa, un’apertura sulla parete dell’addome alla quale viene collegato chirurgicamente un tratto di intestino. I punti di sutura della ferita, il presidio sanitario sulla parte operata, presi come target dei colpi.
Motivo della rappresaglia, avvenuta a scuola – una media inferiore in Oltrarno a Firenze – una presunta e comunque discutibile ‘spiata’ che il ragazzo aggredito avrebbe fatto ai professori: la segnalazione su qualche frase ‘anomala’ scritta dai due nella chat di classe. Per un’azione banale, una reazione spropositata: il giorno dell’agguato i due hanno sorpreso e sospinto in bagno il compagno impossibilitato a reagire. Poi i pugni allo stomaco operato da poco, dolorosi e vigliacchi. La prognosi per il ragazzino umiliato nel suo deficit fisico si aggira pare sui 15-20 giorni. Già trascorsi peraltro: l’episodio è di "un mese fa circa" dicono i carabinieri Oltrarno comandati dal capitano Federico Minicucci. L’Arma, naturalmente, è intervenuta: troppo gravi e inauditi, i fatti come il contesto sociale, per passare impuniti. Si è aspettato che la situazione sbollisse per poter accertare tutto. Con calma e nel massimo riserbo: ci sono minori di mezzo.
Verbalizzata la denuncia, sentiti direzione della scuola e insegnanti, i carabinieri hanno ricevuto dal procuratore un decreto di perquisizione "locale e personale" a carico dei due 15enni, indagati per lesioni personali aggravate in concorso agendo "nei confronti di un minore vulnerabile". E "con la finalità di discriminazione di una persona con gravi problemi di salute". Non c’è o non c’è solo la ’spiata’ ad aver scatenato i due quindicenni, ma anche la volontà di colpire un "diverso". Ma "diverso" da chi? Chiusura tranchant del procuratore quando parla di gesto "con l’obbiettivo di imporre la propria egemonia di bulli".
Ieri la perquisizione: oltre ai telefonini dei ragazzi i militari hanno sequestrato una pistola scacciacani con 50 munizioni a salve. Il magistrato vuole verificare se è vero come si dice che i cellulari sono stati utilizzati addirittura per filmare e commentare l’aggressione, magari da mandare sulla rete secondo la moda social che ha precedenti sconcertanti.