Empoli, 1 febbraio 2023 - Un assalto in piena regola. Appena la porta di casa si è aperta. Di certo non sapevano che stavolta, in casa, c’era anche una bambina. Forse credevano che la coppia fosse a sola. Ma non si sono fermati. E hanno rapinato i nonni nonostante i suoi occhioni sgranati e spaventati che assistevano alla scena. Tutto in pochi minuti, un colpo mordi e fuggi. Nessuna violenza. Solo la minaccia.
Il fatto è avvenuto lunedì sera attorno alle 18,30, alle porte di Empoli in località Santa Maria. E’ la terza rapina in zona ai danni di anziani nel giro di una manciata di giorni.
Stando a quanto emerso tre malviventi, travisati e con guanti, disarmati (niente pistole o coltelli) ma solo con la tipica irruenza del bandito, sono piombati nell’abitazione di due coniugi di 77 e 74 anni, che erano in casa insieme alla loro nipotina di 7. I tre – abbiamo appreso – sono andati dritti al sodo. Poche parole. Incuranti della piccola e della sua paura. Dopo essersi fatti aprire la cassaforte, si sono fatti consegnare un Rolex, alcuni anelli e la somma in contanti di circa 150 euro, per poi fuggire a piedi e far perdere le proprie tracce. Forse un palo li stava aspettando. Nessuno, in quest’episodio, ha riportato lesioni. Anche se i carabinieri della compagnia di Empoli, immediatamente intervenuti sul fatto una volta scattato l’allarme, hanno chiesto soccorso al 118 affinché le tre vittime, sotto choc per l’accaduto, fossero sottoposte a visita medica.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti i malviventi hanno fatto irruzione nella casa – una villetta non del tutto isolata dalle altre dell’abitato – quando il padrone di casa ha aperto la porta per uscire e si è trovato davanti i banditi. Lo hanno costretto a rientrare in casa per aprire la cassaforte e consegnare quando di valore ci fosse nella casa. Le indagini sono in pieno svolgimento da parte dei militari dell’Arma al comando del tenente colonnello Daniele Riva. Gli inquirenti hanno subito proceduto all’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza delle abitazioni vicine che, unitamente ai racconti delle vittime e ai rilievi tecnici, potrebbero offrire importanti spunti investigativi per dare un volto edun nome al commando di rapinatori. Gli occhi elettronici hanno ripreso il passaggio dei malviventi? Anche altre telecamere, presenti sulla arterie di comunicazione, potrebbero essere decisive. Nel mese di gennaio è la terza rapina in abitazione nella stessa area ai danni di anziani.
Una scia di terrore che inizia il 18 gennaio, quando viene presa di mira una villetta a Fucecchio dove vive una coppia di coniugi settantenni: ad agire due malviventi a volto coperto, armati di coltello, riusciti a fuggire dopo aver legato i due anziani – per impedire loro di dare l’allarme – e dopo preso dalle casseforti soldi in contanti per oltre 10mila euro e due pistole. E’ la figlia, visto che i genitori non rispondono al telefono, a recarsi a casa loro per trovarli immobilizzati e terrorizzati. Il 23 gennaio viene rapinato in casa a Montespertoli un uomo di 88 anni: l’anziano sorprende tre persone travisate mentre tagliano la cassaforte con un flessibile.
L’uomo affronta i banditi, ma lo spintonano, gli spruzzano dello spray sul volto, gli rompono il telefono per impedirgli di dare l’allarme e alla fine viene bloccato da uno dei malviventi sul letto. Dopo aver preso monili in oro i tre rapinatori scappano a piedi nelle campagne. Anche in questo caso è il figlio dell’88enne a dare l’allarme una volta rientrato da casa del padre. Al momento non sarebbero emersi elementi investigativi tali tali da far ritenere che dietro a questi episodi. Non si cerca, dunque, una sola banda. C’è però un filo rosso, evidente, che accompagna i tre eventi: le vittime sono tutte coppie di anziani che vivono in uno spicchio di provincia fiorentina. Una semplice coincidenza? La caccia ai banditi va avanti serrata da giorni.