REDAZIONE CRONACA

Rave party, 'feste di delirio'. Ecco che cosa sono e quando sono nati

In un trentennio la degenerazione del fenomeno delle "feste di delirio". Il tam tam sui social precede i raduni

"Accampamento" da rave party

Firenze 19 agosto 2021 -  “Grande raduno di giovani, notturno, per lo più clandestino e di carattere trasgressivo, la cui ubicazione viene generalmente resa nota solo poche ore prima dell’inizio della festa, per evitare possibili interventi delle forze dell’ordine”.

E' la definizione di rave party in vocabolario Treccani.it ed è quello che succede quando si svolgono tali manifestazioni. “Si svolge all’aperto o in locali adatti ad accogliere migliaia di persone, che ballano e ascoltano musica elettronica, house o techno ad altissimo volume, e che spesso fanno uso di sostanze stupefacenti”, aggiunge il noto vocabolario che definisce letteralmente il rave party come 'festa di delirio'.

L'origine

Nati alla fine degli anni Ottanta di pari passo con lo sviluppo della musica elettronica, i rave party inizialmente si palesano anche come affermazione di principi di “libertà”: ossia la musica è per tutti, quindi ad accesso gratuito, e si può ballare ovunque, ben oltre i locali tradizionalmente deputati, come le discoteche, e meglio se in spazi aperti.

Il tam tam sui social 

L'avvento dei social ha facilitato la partecipazione a eventi del genere: prima si annuncia il rave party, molto dopo la località in cui si svolgerà, che resta segreta fino all'ultimo proprio per scongiurare interventi preventivi.  

Ste.Cin.