Firenze, 8 novembre 2024 – Interessanti, curiosi, stupefacenti. Sono i record contenuti nel grande libro del Guinness dei primati, dove trovano spazio gli eventi prodigiosi come gli straordinari fenomeni della natura, le imprese sportive come i primati della scienza e della tecnica. Tutto ebbe inizio grazie a Hugh Beaver, a suo tempo amministratore delegato delle birrerie Guinness di Dublino, da cui il nome della raccolta dei primati. Era il 4 maggio del 1951 quando, al termine di una battuta di caccia, dopo aver osservato che alcuni pivieri erano riusciti a sfuggirgli, i presenti iniziarono a discutere quale uccello fosse il più veloce in Europa. Il 27 agosto del 1955 venne pubblicato il primo libro.
Ma alcuni record riguardano anche la Toscana. A cominciare dal teatro più piccolo al mondo: si trova proprio nella nostra regione, precisamente a Pescaglia in provincia di Lucca, ed è il Teatrino di Vetriano. È stato soprannominato non a caso ‘la bomboniera’, conta appena 85 posti e la sua grandezza è di appena 71 metri quadrati. Come mai è così piccolo? La sua storia ebbe inizio grazie all’ingegnere Virgilio Biagini, quando donò un fienile agli abitanti di Vetriano: siamo a fine Ottocento e qui vennero inscenati vari spettacoli della “Società Paesana”. Il teatrino cadde poi in disuso, fino a quando, nel 1997, venne donato al FAI, che ha provveduto a restaurarlo.
Ma la Toscana ha avuto anche quello che per molto tempo – dal 1990 al 2006 (quando venne scavalcato da un altro ponte sospeso che si trova in Giappone) è stato il ponte sospeso più lungo al mondo. Si tratta di quello delle Ferriere, lungo 227 metri e alto 36 metri, si trova nel comune di San Marcello Piteglio (Pistoia) e collega le due sponde del torrente Lima a Mammiano Basso. Un altro record spetta a Larderello, che entrò nel 1988 nel libro dei Guinness dei primati per la trivellazione di un pozzo di 4093 metri, chiamato “Sasso 22”. E come non menzionare la Cupola del Brunelleschi a Firenze, che nell’epoca in cui venne realizzata era la più grande al mondo, ma anche oggi resta la più grande cupola in muratura. Siccome era talmente grande da non poter essere costruita utilizzando la tecnica classica delle cèntine di legno per sostenerla, ancora oggi la sua costruzione resta un mistero.
La Zecca di Lucca è invece la più antica d’Europa: vennero coniate monete per conto dal 650, all’epoca dei Longobardi, fino al 1843, rimanendo funzionante per ben 12 secoli. A Collodi, in provincia di Pistoia, appena fuori dal parco dedicato al burattino più famoso al mondo, si può ammirare un Pinocchio di legno di 16 metri, il più alto del mondo. È stato realizzato da una ditta specializzata in costruzioni complesse, che ne aveva realizzato uno precedentemente di 13 metri, e che poi ha voluto superare se stessa. La Toscana offre anche dei primati che, anche se non sono nei Guinness, restano, nella loro eccezionalità, costruzioni spettacolari e uniche.
Se la Torre di Pisa non è la più pendente al mondo, sorpassata dalla torre della chiesa di Suurhusen in Germania, resta una delle attrazioni più famose del pianeta per la sua eccezionalità. Così come eccezionale e curioso è il ponte della Maddalena, a Borgo a Mozzano (Lucca), che unisce le due sponde del fiume Serchio ed è stato costruito per volere della contessa Matilde di Canossa nel XIV secolo. È anche noto come "il ponte del Diavolo". Leggenda vuole che per costruire questo grande ponte, l'architetto incaricato abbia accettato l'aiuto al Diavolo perché non sarebbe riuscito a rispettare i tempi richiesti per la costruzione, gettandosi così addosso una brutta reputazione e l'odio dei concittadini. Il Diavolo, approfittando del momento di debolezza dell'uomo gli avrebbe proposto uno scambio: gli avrebbe costruito il ponte in cambio dell'anima della persona che per prima avrebbe attraversato il ponte. L'architetto accettò e il ponte venne costruito ma presto all'uomo vennero i sensi di colpa pensando al prezzo che sarebbe stato pagato e quindi andò a chiedere aiuto al parroco. Il prete gli fornì la soluzione: anziché far passare una persona, sul ponte sarebbe passato un animale (un cane o un maiale a seconda delle versioni). Al momento dell'inaugurazione, l'architetto fece in modo che nessuno attraversasse il ponte e fecero passare prima l'animale. Il Diavolo si avventò sulla creatura e rendendosi conto dell'inganno, si lanciò con furia nel fiume. A quel punto il Diavolo, adirato per l’inganno, per ripicca avrebbe modificato l’ampiezza delle arcate in modo incongruo. Sempre secondo la legenda si narra che ancora oggi il Diavolo nelle sere d'autunno si aggiri ancora sul ponte in forma animale, aspettando di vendicarsi dell'architetto.