Firenze, 10 maggio 2023 – Un problema ormai quasi antico. Che torna sotto i riflettori a ogni tragedia sfiorata o compiuta. Sono poche, drammaticamente poche, le strutture sanitarie destinate a ospitare pazienti che soffrono di disturbi psichiatrici o di personalità che potenzialmente li rendono pericolosi per sé stessi o per gli altri. Persone ritenute non legalmente responsabili dei propri atti a causa della condizione di malattia mentale.
L’assassinio della psichiatra Barbara Capovani, a Pisa, aggredita da un suo paziente fuori dall’ospedale Santa Chiara, ha riaperto il dibattito. In Italia ci sono trenta Rems (le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) distribuite nelle varie regioni, per un totale di circa 600 pazienti ricoverati.
Ma la Toscana come sta? I posti nelle Rems attualmente disponibili sono 39, mentre quelli nelle strutture intermedie (mini Rems) sono 49. Contando che la Toscana deve rispondere anche alle esigenze di ricovero dell’Umbria. Ci si sta attrezzando per migliorare, per questo si è già impresso un nuovo passo ai progetti. Anche se per apprezzare i risultati bisognerà aspettare ancora.
La giunta regionale , su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, ha approvato la delibera di rimodulazione del Programma regionale di superamento dell’ospedale psichiatrico giudiziario. Si tratta perlopiù di progetti in divenire, da realizzare nel medio termine: serviranno almeno tre-quattro anni per raccogliere i frutti maturi.
Ma l’importante era partire. La delibera consentirà di arrivare nei prossimi anni a 60 posti letto nelle Rems (dagli attuali 39) e 105 nelle strutture intermedie (dagli attuali 59). "Sperando che nel frattempo il ministero ci consenta di assumere adeguato personale per poterle gestire", dice Bezzini.
Il primo salto di qualità sarà registrato a ottobre. La Rems di Empoli che oggi conta 9 posti letto passerà a 20, "grazie al completamento dei lavori". La delibera garantisce la copertura dell’intervento di realizzazione della Rems di Volterra, nonostante l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia ne avesse messo in discussione la realizzazione. "Dal 2015 sono attivi 30 posti letto provvisori nel padiglione Morel. Sono in corso i lavori per la costruzione della seconda fase della Rems definitiva per un’offerta complessiva di 40 posti letto nel padiglione Livi – spiega Bezzini – Gli attuali 30 posti letto provvisori nel padiglione Morel, una volta completato l’intervento definitivo nel padiglione Livi, saranno riconvertiti in posti letto di struttura intermedia. Nei prossimi anni è dunque previsto il passaggio da 39 a 60 posti letto".
Inoltre, con la stessa delibera, la Regione inserisce nel programma la realizzazione di una nuova residenza sanitaria intermedia ad Arezzo con capienza complessiva di 16 posti letto.
“Abbiamo portato a sintesi un lavoro durato mesi che ridefinisce la programmazione dei prossimi anni, dice Bezzini.
Oggi l’offerta nelle strutture intermedie è la seguente: 19 posti letto al Tiziano di Aulla, 12 posti letto alla struttura Morel di Volterra, 10 posti alla struttura Villa Guicciardini di Firenze, 8 posti a Le Querce di Firenze, 10 alla struttura di Abbadia San Salvator. A questi si aggiungeranno i 16 posti letto della nuova struttura ad Arezzo e, al termine dei lavori del padiglione Livi, i 30 posti letto del padiglione Morel della Rems di Volterra che saranno riconvertiti a residenze sanitarie intermedie.