MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Il futuro del mondo del restauro toscano: "Tanta passione, ma serve una regia comune"

La tavola rotonda con le istituzioni a Palazzo del Pegaso ha fatto il punto sullo stato del settore

Restauratori al lavoro

Firenze, 28 novembre 2019 - “Tenere alta l’attenzione sul restauratore, sulla sua formazione e il suo ruolo all’interno del più ampio meccanismo di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Questo l’obiettivo della tavola rotonda: quello di portare a delle iniziative che possono portare a rinnovare l’importanza della figura professionale di questo settore”. 

Così Emanuele Amodei, presidente dell’Istituto Palazzo Spinelli della tavola rotonda promossa dall’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli, grazie al contributo della Regione Toscana. La tavola rotonda, che si è tenuta oggi a Palazzo del Pegaso, rientra tra gli eventi in anteprima del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze, promossi dal Consiglio Regionale della Toscana in collaborazione con Palazzo Spinelli ed altre importanti realtà del territorio legate alla conservazione dei Beni Culturali, grazie al contributo della Giunta Regionale Toscana.

Tanti temi affrontati, come il profilare la figura del restauratore di beni culturali in Toscana, accompagnandone il percorso formativo professionale e identificandone le criticità reali, nel contesto delle varie amministrazioni comunali che indirizzano l’attività professionale. “In Italia non c’è un sistem-Raestauro – spiega la restauratrice Emma Castè - non c’è una linea guida per lo svolgere un restauro tra le varie Soprintendenze o tra i Comuni, e la figura professionale del restauratore è tutta da ricostruire”.

E le istituzioni intervenute hanno parlato dell’impegno presente e futuro per il settore: “Siamo intervenuti in questi anni sostenendo l’impegno della ricerca in campo culturale -  spiega Roberto Ferrari responsabile Direzione Cultura e Ricerca Regione Toscana – e quello dei restauratori è una professione che per antonomasia deve creare un collegamento forte, quotidiano e operativo, tra le fonti di ricerca dei materiali e l’intervento a salvaguardia del patrimonio culturale. Per questa ragione abbiamo continuato a lavorare sia nella sede della Conferenza Stato-Regioni perché si riconoscesse l’importanza di questa professione, e continueremo a lavorare anche per l’importanza della documentazione dei lavori di restauro”.

Alla tavola rotonda hanno preso parte numerosi rappresentanti delle amministrazioni toscane ed enti preposti ai vari ambiti della conservazione del patrimonio artistico culturale collettivo. A coordinare gli interventi sarà la restauratrice Emma Castè, attiva organizzatrice di convegni concentrati sulle problematiche del restauro e della conservazione dei beni culturali. «Nonostante l’elenco dei nominativi abilitati all’esercizio della professione di Restauratore di Beni Culturali ex art. 182 ed ex art. 29 del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 del Codice dei beni culturali e del paesaggio –spiega Castè- il percorso verso un Sistema Restauro Regionale e Nazionale è ancora molto lungo. Il Consiglio Regionale della Toscana iniziò a concretizzare questa problematica dalla Mozione 1329 del 06 luglio 2018, con un percorso che intende valorizzare la figura del restauratore di beni culturali. Ma il Sistema Restauro ingloba settori diversi, ciascuno con esigenze e caratteristiche proprie, dalla formazione delle nuove figure professionali alla pratica lavorativa e alla diversità delle varie Amministrazioni nel gestire l’ambito Beni Artistici e Architettonici delle proprie città».

«La tavola rotonda rappresenta un’occasione di confronto che rientra tra le nostre annuali attività di promozione e valorizzazione del settore del restauro -spiega Emanuele Amodei, presidente dell’Istituto Palazzo Spinelli-. Attraverso il dibattito e il confronto tra amministrazioni ed Enti preposti alla conservazione dei Beni Artistico Culturali sul territorio della Toscana, intendiamo mantenere alta l’attenzione sul tema, ma soprattutto accrescere la consapevolezza delle persone sulla normativa che regolamenta le professionalità legate al restauro e sulle problematiche che il restauratore si trova ad affrontare nel corso della propria carriera, a partire dalla delicata questione della formazione» Formazione a cui Palazzo Spinelli dedica un’intensa attività, con una proposta formativa varia e completa perfezionata nel corso di oltre 40 anni di esperienza. A dimostrare il costante impegno a favore dei giovani sarà anche la presentazione finale dei workshop 2019 realizzati dagli allievi dei Master promossi da Palazzo Spinelli a Firenze, che si svolgerà la stessa mattina di venerdì 29 novembre a partire dalle 9,30, sempre nella Sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi. Parteciperanno gli studenti iscritti ai Master in Management degli Eventi Artistici e Culturali, Management dei Servizi Museali e Tecnologie Integrate per i Beni Culturali, che presenteranno gli esiti dei lavori svolti durante le settimane di laboratorio progettuale.

L’evento ha avuto la presenza di Eugenio Giani , residente Consiglio Regionale della Toscana; Matteo Biffoni presidente Anci Toscana, sindaco di Prato; Tommaso Sacchi assessore alla cultura del Comune di Firenze; Emanuele Amodei presidente Palazzo Spinelli Group; Emma Castè restauratrice; Luca Tonini presidente CNA Firenze-Fiesole; Dino Sodini presidente Camera di Commercio di Massa - Carrara; Marco Ciatti  Soprintendente Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro; Alessandro Tambellini sindaco di Lucca; Andrea Marrucci sindaco di San Gimignano; Giacomo Bugliani presidente della Prima Commissione del Consiglio Regionale; Roberto Ferrari responsabile Direzione Cultura e Ricerca Regione Toscana; Andrea Camilli  SABAP-PI, Direttore Museo delle Navi e del Centro di Restauro del Legno Bagnato; Ivan Drogo Inglese presidente Assocastelli; Silvia Vespasiani responsabile Tutela Paesaggistica e dei Beni Culturali settore lavori pubblici, Comune di Cortona.