REDAZIONE CRONACA

Riaprono le riserve naturali Orecchiella, Lamarossa e Pania di Corfino

Le visite saranno consentite dal 3 giugno

Il lago del parco dell'Orecchiella

Lucca, 1 giugno 2020 – Il centro visitatori dell’Orecchiella, gestito dal reparto Carabinieri Biodiversità di Lucca, riapre le porte al pubblico con la collaborazione del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano. La riserva naturale statale rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per il turismo verde nell’area della Garfagnana. Dal 3 giugno l’accesso all’area a pagamento del Centro Visitatori avverrà previa prenotazione all’indirizzo mail i[email protected]. Per la visita ai musei e al centro visitatori è richiesto l’uso della mascherina e dei guanti. Al fine di mantenere il distanziamento sociale, il numero di ingressi giornaliero sarà di massimo 600 persone. Le aree esterne al centro visitatori saranno, invece, liberamente fruibili, seppure nel rispetto delle normali norme di distanziamento. Sarà potenziato il servizio di vigilanza e di informazione, anche al di fuori dagli spazi del centro visitatori, in un’ottica di ausilio alle esigente dei cittadini. Sarà possibile scaricare, dal sito istituzionale dell’Arma dei Carabinieri, una mappa virtuale georeferenziata indicante le peculiarità delle tracce dei sentieri e dei punti di interesse. Il sito è raggiungibile digitando ‘Carabinieri Riserva Naturale Orecchiella’ su un qualsiasi motore di ricerca.

Caratteristico è l'ambiente forestale multiforme e ben curato dell’Orecchiella, frutto dei rimboschimenti effettuati dal Corpo Forestale dello Stato a partire dall'ultimo dopoguerra per il recupero di un ambiente montano già degradato dall'eccessivo sfruttamento dell'uomo.  La vegetazione del Parco dell'Orecchiella è caratterizzata da boschi di latifoglie e conifere, faggio nella fascia superiore agli 800- 1000 metri dove sono presenti sporadicamente anche il Sorbo degli Uccellatori, il Sorbo montano e il Maggiociondolo. Oltre alla faggeta sono presenti anche boschi di Cerro con Carpino nero e Nocciolo. Una buona parte della riserva è caratterizzata poi da boschi di conifere risultato dei grossi interventi di risanamento della montagna effettuati dal Corpo Forestale dello Stato a partire dalla metà del secolo scorso. In questi nuovi impianti sono state impiegate varie specie tra cui il Pino nero, Pino Cembro, Abete di Douglas, Larice, Abete rosso e Abete bianco già presente su queste montagne fino ad alcuni secoli fa. In quegli anni furono impiantate anche molte specie di arbusti importanti per la produzione di frutti, bacche e drupe fonte di alimentazione per gli animali selvatici. La Riserva dell'Orecchiella è stata per molto tempo zona di ripopolamento faunistico all'interno della quale sono stati tenuti per un periodo di acclimatamento cervi e caprioli che sono stati poi liberati sul territorio. Grazie agli interventi di ricostruzione ambientale oggi all'Orecchiella possiamo trovare i grandi erbivori, il cervo e il capriolo, il cinghiale e la lepre, ma sono presenti anche marmotte e ghiri. Grazie a questa grande varietà faunistica oltre che ad altri fattori come lo spopolamento della montagna e l'istituzione di aree protette, dalla fine degli anni '80 il lupo è tornato spontaneamente a popolare i boschi dell'Orecchiella.

Maurizio Costanzo