LISA CIARDI
Cronaca

Ribasso Irpef solo se arrivano i soldi del payback

La manovra di bilancio in Toscana conferma il mantenimento dell'addizionale Irpef senza aumenti. Il governatore Giani rinviato tagli e spera in risorse dal Governo. Dem soddisfatti, nessun malumore.

Prima il confronto in giunta, poi la presentazione della manovra di bilancio alla stampa e infine, ieri, l’incontro col gruppo Pd in Consiglio regionale. Il mantenimento dell’addizionale Irpef ai livelli attuali (senza ulteriori rincari, ma senza neppure azzerare gli aumenti decisi a fine 2023) ottiene un’ulteriore vidimazione, stavolta dai consiglieri Dem. Anche se l’ordine con cui si sono svolti i fatti pare abbia suscitato qualche mal di pancia. "Prima si sarebbe dovuto affrontare il tema coi consiglieri e con la giunta; poi presentarlo alla stampa" hanno mormorato alcuni ieri a margine della riunione. Ma, nei fatti, i nervosismi degli ultimi giorni sembrano rientrati. Giani, proprio nella conferenza di giovedì, ha glissato sulle voci di tensioni in giunta per la sua ipotesi di usare 15 milioni di euro per alleggerire l’addizionale ai redditi fra i 28 e i 50mila euro. "Ricostruzione dei giornali, io non mi ci ritrovo" ha detto. Comunque sia andata nelle chiuse stanze di Palazzo Strozzi Sacrati, sta di fatto che il governatore ha rinviato ogni ipotesi di taglio dell’Irpef ai prossimi mesi, vincolandolo all’arrivo di risorse dal Governo per compensare i mancati introiti del payback. Una prospettiva ribadita ieri davanti ai Dem e che è in linea con quanto chiesto dalla segreteria del partito e dagli assessori fossiani, contrari a rischiare tagli ai servizi per qualche sconto sull’Irpef. "È stata una riunione molto positiva - ha detto il capogruppo Dem Vincenzo Ceccarelli - A differenza di quanto accade in altre regioni non ci saranno ulteriori aumenti dell’addizionale". E le sperate riduzioni? "In attesa che il Governo nazionale dia i soldi sostitutivi del payback per noi viene prima la qualità dei servizi, soprattutto a favore dei più fragili". Soddisfatto anche il governatore. "Nessun malumore né tensione - assicura - Al contrario, è stata una riunione molto operativa. L’ipotesi di abbassare l’addizionale non è all’ordine del giorno, perché la finanziaria permette di riparlarne entro il 15 aprile, con effetto retroattivo. Non essendoci più la scadenza del 31 dicembre, abbiamo tempo per capire se il Governo ci darà i soldi del payback. Senza quella somma, circa 185-200 milioni di euro, non possiamo agire". La riunione è servita infine per chiedere ai consiglieri di individuare, nei propri territori, eventuali interventi che possano richiedere finanziamenti regionali. "Circa un centinaio sono già stati accolti – ha detto Giani - Ci sono margini per inserirne altri".